L’ambizioso progetto dell’uomo che vuole vivere su Venere (e non da solo)

By Luana Pacia

Ci si prepara a fondare la prima colonia su Venere? A quanto pare sembra proprio di sì. Vediamo l’ambizioso progetto!

La prima colonia Venusiana

Il mio amico è morto a bordo del sottomarino Titan, ma sono deciso a rischiare la vita per una missione su Venere e voglio che 1.000 persone vivano lì entro il 2050.” Guillermo Sohnlein ha un progetto ambizioso: portare 1.000 persone a vivere nell’atmosfera di Venere entro il 2050 e si dice disposto a intraprendere personalmente il pericoloso viaggio di 38 milioni di chilometri.

Sohnlein, un imprenditore visionario, ha fondato OceanGate insieme a Stockton Rush nel 2009 e crede che l’umanità debba cercare nuovi mondi abitabili. A 58 anni, è determinato a competere con il piano di Elon Musk di colonizzare Marte nei prossimi decenni, scegliendo invece Venere come destinazione. Nonostante sia considerato il pianeta gemello della Terra, Venere ha condizioni estremamente ostili per la vita umana, con temperature che raggiungono i 462°C. Il viaggio per raggiungere Venere richiederebbe circa quattro mesi, e anche allora, gli esseri umani non potrebbero atterrare sulla sua superficie coperta di nuvole.

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Come vivere su Venere?

Sohnlein immagina città galleggianti sospese a circa 50 chilometri sopra la superficie venusiana, dove le condizioni potrebbero essere più simili a quelle della Terra. In un’intervista a The Sun, ha spiegato: “C’è uno strato relativamente sottile nell’atmosfera di Venere dove le condizioni potrebbero essere più simili a quelle della Terra rispetto a qualsiasi altro posto nel sistema solare. Venere ha circa il 98% della gravità terrestre, a differenza di Marte che ne ha solo il 38%. Questo potrebbe essere fondamentale per la sopravvivenza dell’umanità come specie multi-generazionale, perché non sappiamo ancora se possiamo riprodurci con meno di un g di gravità.”

Sohnlein, ex capitano dei Marines degli Stati Uniti, ha sognato per tutta la vita di andare nello spazio e da bambino aveva un sogno ricorrente in cui era il comandante della prima colonia su Marte. Con Stockton Rush, ha fondato OceanGate per promuovere la loro visione dei viaggi spaziali attraverso l’esplorazione subacquea, rendendo l’accesso alle profondità marine più disponibile per un pubblico più ampio. Entrambi avevano la passione per l’esplorazione, ma a causa della loro vista peggiorata non hanno potuto diventare astronauti.

Sohnlein ha lasciato OceanGate nel 2013, quando l’azienda stava sviluppando il predecessore del Titan, il Cyclops, ma ha mantenuto una quota di minoranza. Dieci anni dopo, il suo collega Rush e quattro passeggeri sono morti quando il sottomarino fatto in casa di OceanGate ha subito una catastrofica implosione durante una missione verso il relitto del Titanic. Nonostante la tragedia, Sohnlein, che ha fondato la Humans2Venus Foundation nel 2020, è determinato a portare avanti progetti ambiziosi. Anche a rischio della propria vita.

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Alla scoperta di Venere

Venere è il secondo pianeta più vicino al Sole e il più vicino alla Terra, prende il nome dalla dea romana dell’amore e della bellezza ed è il terzo oggetto più luminoso nel cielo dopo il Sole e la Luna. È anche il pianeta più caldo del sistema solare, con temperature superficiali sufficienti a fondere il piombo. La sua spessa atmosfera provoca un effetto serra che intrappola il calore, rendendo la superficie di Venere estremamente inospitale.

Sotto una coltre di nubi dense, Venere ospita numerosi vulcani e montagne. Sebbene abbia dimensioni simili a quelle della Terra, ruota in direzione opposta rispetto alla maggior parte degli altri pianeti e impiega circa 243 giorni terrestri per completare una rotazione. Il Sole sorge solo una volta ogni 117 giorni terrestri su Venere. A differenza della Terra, Venere non ha lune ed è stata visitata da numerosi veicoli spaziali, tra cui Mariner 2, Mariner 5, Mariner 10, Pioneer Venus 1, Pioneer Venus 2 e l’orbiter Magellan.

Sohnlein ha detto: “Sono sempre stato guidato dall’esplorazione e dall’andare dove nessuno è mai stato prima. Preferisco rischiare la mia vita per il bene dell’umanità e aiutare l’umanità a espandere la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Ho sempre voluto andare nello spazio fisicamente. Molte persone sono attratte dallo spazio per la scienza, la bellezza o la spiritualità, ma per me è sempre stato un desiderio personale.

Sohnlein spera anche di tornare nelle profondità marine per nuove spedizioni nei prossimi anni, nonostante la morte di Rush. Un’altra missione è in programma con una delle sue altre società, la Blue Marble Exploration, che prevede di esplorare il Dean’s Blue Hole alle Bahamas, una delle doline sottomarine più profonde del mondo. La BME invita i partecipanti a unirsi alle loro spedizioni, proprio come OceanGate ha offerto viaggi al Titanic per 200.000 euro a testa.

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