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Natale e cioccolato: un viaggio alla scoperta dei 3 cioccolatini più regalati

A Natale, si sa, le prelibatezze non mancano e neppure la cioccolata. Natale e cioccolato sono un binomio inscindibile per diverse ragioni. La prima ovviamente è la cioccolata calda con o senza panna. Negli Stati Uniti è un vero e proprio rito. La cioccolata come bevanda calda riscalda i momenti più emozionanti dell’accensione dell’albero fino alle pattinate nelle tante piste allestite a Natale. In Italia poi, abbiamo la bella tradizione di regalare ad amici, parenti o ai nostri collaboratori, alcune prelibatezze alimentari fra cui spiccano i cioccolatini. Vediamo quali tipi di cioccolatini scegliere.

Il gianduiotto

Il gianduiotto è un piccolo lingotto ricoperto da una velina di stagnola color oro. La sua particolarità è quella di esser realizzato con nocciole tostate e macinate oltre al cacao. La storia racconta che l’utilizzo della nocciola in sostituzione del cacao fu dovuto indirettamente a Napoleone Nel 1806, infatti, Buonaparte ordinò una specie di embargo, il cosiddetto Blocco Commerciale, per i prodotti inglesi. I cioccolatieri di Torino non si persero d’animo e sostituirò parte del cacao con le nocciole km 0 delle Langhe. Il cioccolatino nella versione attuale fu opera di Caffarel, storica azienda del settore. Il nome di gianduiotto è dovuto alla maschera di carnevale torinese, ossia il Gianduja. Il 1865 fu l’anno in cui appunto fu presentato il gianduiotto proprio durante il Carnevale torinese.

Il cremino

Questa squisitezza fu invenzione della pasticceria Baratti & Milano di Torino e originariamente prevedeva 3 strati di cioccolato gianduja, caffè e pasta di nocciole. Questo cioccolatino, però, è legato indissolubilmente al nome Fiat, la casa automobilistica di Torino. Nel 1911 fu indetto un concorso per creare un dolce merchandising, un cremino Fiat. Il cioccolatino avrebbe accompagnato tutti le presentazioni di un’auto Fiat dell’epoca, la Fiat 4. Il pasticcere Majani vinse il concorso con un cremino da 4 strati che alternavano cioccolato alle mandorle e cioccolato gianduja.

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I cuneesi

Due cialdine di meringa con un cuore di crema pasticcera mescolata a rhum e cioccolato fondente extra, semplicemente tuffate in cioccolato fondente: una vera goduria che ha le sue origini a Cuneo. Fu nella storica pasticceria Airone che prese forma questo cioccolatino straordinario. Fra gli estimatori contava anche personaggi importanti come Ernest Hemingway. Da allora i cuneesi contano infinite versione come quelle al genere ad esempio.

A Natale uno di questi cioccolatini è immancabile nelle nostre case: voi quale preferite?

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