Iran e Israele, il conflitto si avvicina? Pronte le prime tendopoli e piani per la fuga dei civili

By Iole Di Cristofalo

Iran e Israele, una guerra che sta per iniziare

Tanti fatti e avvisaglie su Iran, Libano e Israele raccontano una tensione crescente che da settimane preoccupava più parti, dagli Stati Uniti, alla Francia, all’Europa, all’Italia. E la crisi adesso è evidente tra Iran e Israele iniziando dai bombardamenti reciproci di aprile. Tra tanti racconti una popolazione civile che già convive da tempo con il conflitto bellico o con la paura che possa scoppiare, viene preparata di giorno in giorno all’imminente inizio di una nuova guerra in Medio Oriente. Quello che vediamo nei giornali e sui canali social che trattano l’attualità non è nuovo: persone che carichi di trolley e affetti personali tentano di uscire dal paese, tentano di entrare in sedi diplomatiche, vogliono emigrare per evitare il peggio.

In generale, i rapporti bilaterali tra Iran e Israele: breve sintesi fino ad oggi

Il ruolo spaziale del Libano nel conflitto tra Iran e Israele
Il ruolo spaziale del Libano nel conflitto tra Iran e Israele

Le relazioni tra Iran e Israele hanno attraversato diverse fasi: inizialmente, l’Iran riconobbe Israele nel 1950, ma i legami si deteriorarono dopo la Rivoluzione iraniana del 1979, che portò alla rottura diplomatica. Negli anni successivi, il supporto iraniano a gruppi come Hezbollah e il suo programma nucleare aumentarono le tensioni.

Nel 2024, il conflitto è degenerato in una crisi aperta. Tra il 13 e il 14 aprile, l’Iran lanciò un massiccio attacco contro Israele, impiegando oltre 300 droni e missili, in risposta a un bombardamento israeliano del consolato iraniano a Damasco. Israele, tramite l’“Operazione Scudo di ferro”, abbatté quasi tutti gli ordigni, ma alcuni missili colpirono due aeroporti militari israeliani. Gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Giordania hanno fornito supporto a Israele e intensificato le sanzioni contro l’Iran, cercando di evitare una guerra regionale.

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La preparazione ad una guerra imminente tra Iran e Israele: partendo dal Libano e dalla morte di due esponenti importanti parte islamica

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Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, è stato ucciso insieme alla sua guardia del corpo a Teheran in un attacco attribuito a Israele. Questo omicidio è avvenuto poche ore dopo un bombardamento israeliano su Beirut, che ha causato la morte di Fuad Shukr, comandante di Hezbollah.

Temendo un’escalation nel sud del Libano, molti paesi hanno raccomandato ai propri cittadini di lasciare il Libano, con numerosi voli cancellati verso Europa e Stati Uniti. Gli sforzi diplomatici, guidati da Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Arabia Saudita, mirano a evitare un conflitto su larga scala. Washington e Londra hanno inviato rinforzi militari nella regione per contenere i rischi.

I raid tra il sud del Libano e il nord di Israele sono proseguiti, con Hezbollah che ha colpito la caserma di Ayelet HaShahar e la città di Beit Hillel, mentre Israele ha risposto bombardando Mays al-Jabal e altri obiettivi. La situazione è aggravata dall’assassinio di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, avvenuto a Teheran, che complica ulteriormente i negoziati di pace e aumenta le tensioni internazionali.

Pronte due zone tendopoli per gli sfollati a Eilat e Negev

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Nel 2022, Libano e Israele hanno raggiunto un accordo per demarcare le acque territoriali nel Mediterraneo, ma le tensioni rimangono alte, soprattutto a causa degli scontri tra Hezbollah e Israele. Proprio Israele si prepara al possibile conflitto con l’Iran e Hezbollah attuando diverse misure preventive (fonte: Il Messaggero). Il governo ha interrotto il GPS per disorientare droni e missili, e sono stati bloccati i rifornimenti e chiuse le aziende.

Le autorità hanno predisposto tendopoli per gli sfollati vicino a Eilat e nel Negev. Le popolazioni del nord, particolarmente a rischio, sono state informate tramite il documento “Scenario aggiornato” che dettaglia possibili disagi, come interruzioni di corrente, blocchi alla rete idrica e problemi di comunicazione. Questa preparazione mira a mitigare l’impatto di un’escalation inevitabile.