Argomento molto discusso in cucina riguarda la possibilità di congelare il formaggio. C’è infatti chi sostiene che conservare l’alimento caseario in questo modo non sia così opportuno, inoltre potrebbe avere delle conseguenze negative sull’organismo. Cerchiamo di comprendere meglio come comportarsi nel caso si avesse l’esigenza di dare al formaggio un vita prolungata, evitandogli d’essere gettato prima del previsto.
In primo luogo occorre fare una distinzione sui tipi di formaggio: alcuni possono essere tranquillamente congelati e mangiati all’occorrenza, come se fossero freschi, altri invece è meglio evitare, in quanto l’abbassamento della temperatura a cui verrebbero sottoposti sarebbe uno shock per la loro composizione. I formaggi che si possono congelare sono: fontina, emmental, provola, mozzarella e feta, mentre ricotta e burrata non vanno mai messi in freezer.
Trattamento diverso invece per parmigiano e pecorino, che invece possono essere congelati, sia a pezzi che grattugiati. Altri tipi di formaggio vanno invece congelati ma solo in piccoli pezzi, un modo per tutelare anche la freschezza del sapore e la loro genuinità. L’alimento così congelato può essere consumato solo se viene tirato fuori dal freezer qualche ora prima e fatto scongelare in frigo in modo graduale.
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Formaggio congelato: qual è il tempo di conservazione?
Dopo aver compreso se e quale formaggio è possibile congelare ci si chiede quanto tempo può durare la conservazione, data la particolarità dell’alimento. Solitamente il tempo prescritto è di tre mesi, ma non ci sono dati certi sulla conservazione in caso di periodo prolungato.
Tuttavia è consigliato non tenere in freezer i formaggi oltre 90 giorni e questo anche per evitare la formazione di alcuni microrganismi, che hanno la capacità di formarsi anche a basse temperature. Tuttavia sapere che alcuni formaggi possono essere congelati agevola e facilità il riciclo, permettendo di conservare alimenti che altrimenti sarebbero destinati al cestino. Non resta che seguire le indicazioni!