Novità sull’identità digitale, coinvolti CIE, Spid e patente
Dalla nostra rubrica di tecnologia vi abbiamo tenuti informati sull’uso dello Spid e della Cie per accedere alle piattaforme della pubblica amministrazione. Spesso vi parliamo dei concorsi pubblici che necessitano di accesso via identità digitale, pena inammissibilità. Inoltre, sia i registri scolastici che il pago PA (pubblica amministrazione), che l’accesso ai documenti privati presso gli uffici di competenza del comune di residenza richiedono un accesso con Spid o con CIE (carta d’identità elettronica). Vi siete già abituati? Se lo avete fatto, il 2024 potrebbe portare importanti novità per voi.
In questo post vi spieghiamo quale strumento è in fase di studio per sostituire Spid e Cie e per consentire al cittadino di comunicare liberamente con TUTTI gli organi amministrativi locali. Guardate!
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SPID a rischio, potremmo tornare indietro di 10 anni – Come verrà sostituito?
Addio allo SPID, benvenuta identità digitale: cosa cambia?
Utilizzo di Spid e CIE, il confronto
Le differenze sono notevoli. Vediamone le principali
Diversi enti rilasciano SPID, mentre la CIE è rilasciata solo dal Ministero
Entrambi i sistemi sono utilizzati per consentire di accedere alle piattaforme amministrative tramite l’identificazione digitale. SPID è rilasciato dall’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) mentre la CIE è emessa dal Ministero dell’Interno. L’infrastruttura nel primo caso è gestita dagli Identity Provider, che sono entità private o pubbliche, mentre nel secondo caso viene gestita dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS).
In particolare, gli IdP sono: Sielte, TeamSystem, Poste, Infocert, Aruba, Etna Hitech, Telecom Italia Trust Systems, Register, Namirial, Lepida, Infocamere.
Ecco allora che i fornitori di SPID sono DIVERSI, mentre quello di CIE è uno soltanto, IPZS. Il che comporta che è possibile avere una credenziale SPID per ogni IdP (quindi anche più di uno sullo stesso smartphone) mentre è possibile avere (ovviamente) una sola CIE.
Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, è stato chiaro: “Dobbiamo cominciare a spegnere lo SPID e promuovere la carta d’identità elettronica (CIE) come unica identità digitale”.
Rilascio della CIE solo in comune
La CIE si può richiedere solo in Comune, in presenza, perché vengono richieste le impronte digitali della persona, mentre SPID si può richiedere agli sportelli degli IdP (es. Poste), oppure online in diverse modalità, tra cui riconoscimento in call conference, con firma digitale, mediante CIE, o altre.
Il costo della CIE è fisso
Il costo di SPID varia in base all’IdP e alla modalità di riconoscimento, mentre il costo di CIE è 16.79 euro (per creazione carta, gestione e delivery da parte di IPZS) a cui sommare i costi di segreteria decisi dal singolo Comune.
Il rilascio della CIE ha tempi diversi rispetto allo Spid
SPID viene rilasciato su richiesta del cittadino. CIE viene rilasciato alla scadenza della CIC, oppure per usura, deterioramento, furto (previo aver fatto denuncia) della CIC o della CIE. Ogni cittadino può richiedere la CIE in ogni momento, se in sostituzione della CIC, mentre può richiedere il cambio della CIE entro 180 giorni dalla scadenza se ha già la CIE.
Il rilascio della CIE richiede 7 giorni lavorativi per l’invio dal momento delle procedure effettuate presso l’ente, con spedizione presso la propria abitazione o in comune. Lo SPID può essere rilasciato immediatamente.
La CIE valida anche per il riconoscimento fisico
SPID non si può utilizzare per il riconoscimento della persona a livello fisico (es. check-in all’aeroporto, la CIE si, mediante l’oggetto fisico).
I livelli di sicurezza di Spid e CIE
I livelli di sicurezza associati a SPID e CIE sono 3:
- utente e password (o numero CIE e pin)
- utente e password + one time password
- utente e password + oggetto fisico
Nel caso della CIE l’oggetto fisico è incluso nell’emissione della CIE, essendo la tessera di identità stessa tale oggetto. Per il livello 3 di SPID deve essere richiesto un token dedicato.
Per entrambi (SPID e CIE) è necessario avere uno smartphone per installare l’app di riferimento e ricevere un token o poter “inquadrare” il QR code per il livello 2 e 3.
Tutte le amministrazioni centrali, locali, enti pubblici e agenzie devono rendere accessibili i propri servizi online tramite CIE (qui trovate l’elenco completo), che con la realizzazione del nodo eIDAS italiano permette di accedere ai servizi online di altri paesi comunitari (ad esempio per servizi universitari, bancari, servizi delle pubbliche amministrazioni e altri servizi online).
IT Wallet, il nuovo portafoglio digitale
Tecnicamente, IT Wallet è un portafoglio digitale, cioè un contenitore di documenti digitali già esistenti. IT Wallet non sostituirà né la CIE né lo SPID, ma li affiancherà per un periodo di tempo. Sarà ospitato su App IO, la piattaforma con la quale oggi le pubbliche amministrazioni dialogano con i cittadini, che subirà una modifica proprio per ospitare una nuova sezione dedicata a tutti i documenti associati all’identità digitale. Il sistema offrirà due livelli di sicurezza (2 e 3), garantendo così protezione e accessibilità nelle operazioni digitali.
Lo scopo dei wallet è garantire, tramite i sistemi di autenticazione sicura, che sullo smartphone del cittadino siano registrati solo i documenti di tale cittadino. Quando questo accadrà, sarà possibile girare senza i documenti fisici: basterà avere lo smartphone (anche adesso imprescindibile) con il wallet, che potrà essere utilizzato fisicamente e online. In teoria, sarebbe possibile affrontare controlli senza documenti cartacei, anche in aeroporto: il cittadino potrebbe sbloccare lo smartphone (o lo smartwatch o altri dispositivi certificati), aprire il wallet e mostrare il proprio documento digitale.
Pensate che entro un wallet si potranno includere la carta d’identità, la tessera sanitaria, i documenti di disabilità e anche la patente di guida. Comodo, vero?
Vantaggi di IT Wallet rispetto a SPID e CIE
IT Wallet non è solo una combinazione di SPID e CIE, ma va oltre, portando con sé una serie di miglioramenti significativi.
Ecco i principali vantaggi che questa nuova app offre rispetto ai sistemi esistenti:
- Più facile da usare e configurare: Dimenticatevi i passaggi complicati per accedere ai servizi. IT Wallet rende tutto più intuitivo e snello. Configurare l’app e iniziare a usarla è un gioco da ragazzi anche per i più anziani.
- Maggiore sicurezza: Uno dei punti di forza di IT Wallet è il suo livello di sicurezza superiore. Utilizza un certificato digitale di livello 3, garantendo una protezione più robusta dei tuoi dati personali rispetto a SPID e CIE che si fermano al livello 2.
- Integrazione avanzata con i servizi pubblici: IT Wallet non si limita a offrire l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, ma lo fa in modo più integrato e completo. Avrai a disposizione un numero maggiore di servizi online, tutti raggiungibili attraverso una singola applicazione.
I tempi per attivare it wallet
L’obiettivo del governo per “It Wallet” è preciso: raggiungere 42,5 milioni di italiani entro il 2025. Si tratta di un passo fondamentale per l’inclusione digitale che non è per niente semplice, considerando che ad oggi, dopo 7 anni dal suo avvio, sono ancora solo 36,4 milioni gli italiani che usano lo Spid e 39,3 milioni che usano la CIE.
Vediamo i tempi dettati dal governo:
- entro il 30 giugno 2024: sarà rilasciata una prima versione dimostrativa con funzionalità ridotte di “IT wallet” per la verifica tra un numero limitato di soggetti, previo invito sulla già esistente App IO;
- in tutto il 2024: verranno studiate le potenzialità di sviluppo;
- entro il 2025: tutti avranno lasciato lo Spid e useranno “IT Wallet”;
- entro il 2026: ci sarà un portafoglio digitale europeo, un sistema digitale unito per tutti i cittadini dei 27 Stati membri, che permette uniformità, connessione e comunicazione globale.