Proprietà intellettuale, quel grande parolone
Qualche volta abbiamo fatto riferimento nei nostri articoli alla proprietà intellettuale, ma non l’avevamo mai affrontata “di petto” finora, grazie alla sua giornata celebrativa. Dall’anno 2000, ogni 26 aprile l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale – OMPI (World Intellectual Property Organization – WIPO) celebra la Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale per approfondire l’importanza dei diritti di proprietà intellettuale nell’innovazione e nella creatività. La data del il 26 aprile corrisponde al giorno nel quale nel 1970 entrò in vigore la Convenzione sulla proprietà intellettuale che istitutiva l’OMPI – WIPO. Quest’anno il tema scelto è “Women and IP: accelerating innovation and creativity”
L’OMPI – WIPO è attiva dal 1974. Si tratta dell’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, istituita con la Convenzione di Stoccolma per incoraggiare l’attività creativa e promuovere la protezione della proprietà intellettuale nel mondo. Il senso della proprietà intellettuale sta nella creazione, da parte di una singola mente, di opere letterarie, artistiche, disegni, simboli, nomi e immagini. Comunemente, si riconosce come Copyright.
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I diritti d’autore come parte della proprietà intellettuale, META e SIAE
Ultimamente vi abbiamo riferito delle polemiche tra SIAE e Meta (società che gestisce Instagram e Facebook) relativamente ai diritti d’autore dei musicisti e cantanti che appaiono sui post dei social. In sostanza, la SIAE tenta di trovare un accordo vantaggioso per proteggere i diritti d’autore dei propri artisti. Certamente, Meta capisce che li abbiano (i diritti intendo), ma i parametri per il conteggio delle “royalties” (importo che percepiscono ogni qualvolta un proprio brano è proposto sul canale) non è in linea con quello proposto dall’associazione italiana. E il dibattito tiene banco. Va sui social, richiede l’intervento del Governo ed è ancora in fase di negoziazione.
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Il concorso indetto dall’organizzazione mondiale della proprietà intellettuale per il 2023
In occasione della giornata mondiale della Proprietà intellettuale 2023, l’OMPI ha organizzato un concorso sulla base del tema assegnato per quest’anno. Le concorrenti potevano inviare un video della durata di 90 secondi per trasmettere la motivazione per la quale sarebbe importante che le ragazze e le donne fossero tutelate dai diritti di proprietà intellettuale e su come tutti noi potremmo trarne vantaggio.
I premi in palio erano:
- Primo Premio: Attrezzatura digitale per un valore massimo di of CHF 5,000
- Secondo Premio: Attrezzatura digitale per un valore massimo di CHF 3,000
- Terzo Premio: Attrezzatura digitale per un valore massimo di of CHF 1,000
- I 10 video vincenti potevano usufruire di diverse opportunità di formazione presso la WIPO Academy.
In merito all’argomento “Quando le donne entrano nell’Universo IP, tutti acceleriamo il processo d’innovazione e di creatività e tutti escono vincitori“, i partecipanti al concorso organizzato dall’OMPI hanno presentato 180 candidature provenienti da 72 Paesi. Un team formato da 22 giudici dell’OMPI ha esaminato tutte le voci per assicurarsi che rientrassero nelle regole del concorso e ha scelto 10 finaliste.
I primi 10 video selezionati sono stati sottoposti ad una votazione pubblica che si è svolta online tra il 13 e il 23 aprile del 2023. Più di 59.900 voti sono stati espressi in totale da 23.161 persone (ogni persona poteva esprimere fino a 5 voti). I video sono stati girati in Canada, Cina, Colombia, India, Nigeria, Spagna, Tanzania, Stati Uniti e Vietnam. Rappresentano storie innovative di donne creatrici che utilizzano i diritti di proprietà intellettuale per migliorare i mezzi di sussistenza e creare un impatto sociale positivo.
Le vincitrici del concorso
Il primo premio è stato vinto da Chaoying Zhang (Cina) con 20,277 voti
Il secondo premio è stato vinto da Neelima Bogadhi (India) con 11.059 voti
Il terzo premio è stato vinto da Lorraine Juarbe (Puerto Rico), con 5.457 voti
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