Il 15 marzo è dedicato ai disturbi del comportamento alimentare: ecco le gravi conseguenze che provocano

By Iole Di Cristofalo

Disturbi del comportamento alimentare: raccontiamo la Giornata Nazionale del fiocchetto Lilla

In Italia, il 15 marzo è la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, un momento cruciale per riflettere, approfondire e discutere i disturbi del comportamento alimentare. Tra questi, due dei più noti sono l’anoressia e la bulimia nervosa. Tuttavia, recentemente si è aggiunto al vocabolario comune il binge eating disorder, o disturbo da alimentazione incontrollata. È importante notare che i disturbi alimentari spesso rimangono nascosti, sia tra gli adulti che tra gli adolescenti, e talvolta si manifestano persino nei bambini o nei pre-adolescenti.

Questo fenomeno colpisce persone di ogni genere, età e condizione sociale, che soffrono in segreto per via di un rapporto difficile con il cibo. Le cause possono essere molteplici: dall’incapacità di accettarsi a un disagio interno o sociale che scaturisce in un improvviso disordine comportamentale legato all’alimentazione.

Da tempo, il Ministero della Salute celebra il 15 maggio come Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, promuovendo informazione, sensibilizzazione e iniziative dedicate alla nutrizione e all’alimentazione.

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Che cos’è esattamente un disturbo del comportamento alimentare? Questa è una prima risposta.

disturbi del comportamento alimentare

I disturbi del comportamento alimentare, noti come DCA, sono malattie psichiatriche complesse con molteplici cause. Coinvolgono pensieri patologici e ossessivi verso il corpo e il cibo, causando alterazioni del comportamento alimentare, spesso con gravi conseguenze fino alla morte se non trattati. La gestione richiede un approccio multidisciplinare con specialisti in psichiatria, neuropsichiatria infantile, psicologia, dietetica e altre branche mediche.

Nel 2013, il DSM-5 ha unificato i disturbi alimentari e della nutrizione in un unico capitolo, includendo quelli tipici dell’adolescenza, dell’età adulta e dell’infanzia. Questi includono la pica, il disturbo da ruminazione, l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il binge eating disorder e altri. La moderna società ha portato nuovi comportamenti alimentari, come l’ortoressia, oggetto di studio ma non ancora riconosciuto come patologia. L’obesità, invece, non è considerata un disturbo mentale nel DSM-5, ma ha correlazioni con disturbi come la depressione e può essere influenzata da fattori genetici, fisiologici e comportamentali.

Le conseguenze sulla salute e nella vita di tutti i giorni dei disturbi del comportamento alimentare

In tutto il mondo sono 55 milioni le persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, tre milioni di pazienti sono in Italia. Circa il 5% della popolazione è afflitta da disturbi alimentari, percentuale alta di ragazze ma anche di ragazzi. Con il Covid 19 nell’adolescenza e anche tra gli adulti sono sorte nuove insicurezze e paure, le cifre e le percentuali di persone che soffrono malattie e disturbi alimentari rimangono alte. Informazione, educazione e prevenzione rimangono la chiave per affrontare il problema insieme a cure e terapie migliori.

Perché di conseguenze i disturbi alimentari ne provocano e non solo a livello fisico. Nel corpo o si immette troppo cibo insieme o niente, oppure il fisico è costretto a reagire ad abbuffate improvvise. Ne conseguono calo di energie, insonnia, insofferenza, rischio di svenimento, squilibri ormonali o patologie conseguenti. Il corpo cambia e si vive un malessere interiore e psicologico continuo, non si sta bene anche a livello sociale, lavorativo, scolastico, nel proprio nucleo famigliare. Vi indichiamo alcuni sintomi e danni fisici causati dall’anoressia o dalla bulimia nervosa.

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Dolori addominali, intolleranza al freddo, pelle secca, perdita di capelli, pelle gialla, mani e piedi cianotici, edema a caviglie e occhi, dolori addominali, problemi di minzione. Ulcere, battito di cuore irregolare, erosione smalto dei denti, bruciore esofageo, letargia diurna (a scuola e sul lavoro), depressione, difficoltà a concentrarsi, a scrivere, a camminare, a seguire discorsi e contesti sociali.

A livello psicologico chi soffre di disturbi alimentari in segreto ha continui pensieri o ossessivi o di autocritica, bassa autostima spesso nascosta, insonnia. Nelle relazioni sociali si arriva all’isolamento sociale e al trascuramento delle amicizie, non solo perché si vuole ma perché non si hanno energie o perché si entra nel tunnel della depressione. Il rapporto con genitori, amici e partner diventa difficile e privo di dialogo.

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