Bonus salute, non solo per i redditi bassi
Come sapete, da ultimedalweb ci preoccupiamo per i diritti dei consumatori e cerchiamo di riportare opportunità e modalità di risparmio. Oggi ci concentreremo sul bonus salute e le possibilità di risparmio che ci sono in questo settore; lunedì 16 ottobre p.v. il CdM dovrebbe varare delle disposizioni in materia di salute che interesserano tutti i cittadini nel 2024. Vi terremo informati. Per adesso, vediamo quello che si può fare nel 2023.
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Bonus psicologo, €1.500,00
Il Bonus Psicologo è un sussidio per i privati cittadini, previsto dalla legge di conversione del decreto Milleproroghe 2022 (articolo 1-quater della legge n. 15/2022, che al comma 3, definisce chi vi può accedere) e reso permanente dalla Legge di Bilancio 2023. Offre un contributo per sostenere le spese di un ciclo di sedute di psicoterapia.
L’incentivo tiene conto del requisito reddituale e dell’ordine di arrivo delle richieste e prevede, quindi, una graduatoria. Una volta assegnato, va utilizzato entro 180 giorni, attivando la procedura per le prenotazioni delle sedute.
Il buono è erogato dall’INPS e prevede un importo fino a €1.500,00 per aiutare chi ha subito un disagio psicologico ache a causa della pandemia e dell’isolamento forzato per il Covid-19, in particolare le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica. Il bonus psicologo si può richiedere online, sul portale INPS, con il modello ISEE che dovrà avere un valore inferiore a €50.000,00.
Il bonus vista, €50,00 e detrazione fiscale
Tra le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie è possibile usufruire del cosiddetto “bonus vista“, dedicato all’acquisto di occhiali e lenti da vista: l’aiuto prevede un voucher una tantum del valore di 50 euro sulle spese effettuate dall’1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Potranno beneficiarne i nuclei familiari con Isee non superiore ai 10mila euro. Inoltre, come poi vedremo, sarà possibile detrarre in fase di dichiarazione dei redditi, il 19% delle spee sostenute per problemi di vista.
Le agevolazioni su tamponi e mascherine
La detrazione Irpef del 19% (con una franchigia di €200,00) sarà applicabile anche sulle mascherine chirurgiche, sia Ffp2 che Ffp3, purché rientrino fra i dispositivi medici individuati dal Ministero della salute e siano in possesso della marcatura CE. Oltre ai cosiddetti “Dispositivi di protezione individuale“, le agevolazioni comprendono anche le spese per i tamponi per il Covid, sia che siano eseguiti da laboratori pubblici che privati, in quanto rientrano tra le prestazioni sanitarie diagnostiche.
Per quanto riguarda i tamponi eseguiti in farmacia, la spesa sarà detraibile anche se si paga in contanti
I tamponi rapidi di autodiagnosi (fai-da-te) non sono invece compresi “nell’elenco dei dispositivi di uso più comune emanato dal Ministero della salute. Sarà pertanto, fondamentale, se si vuole usufruire della detrazione, provare la marcature UE del dispositivo acquistato.
Altre spese sottoposte ad agevolazione
Le spese soggette ad agevolazione non si fermano alle spese per lo psicologo, ai dispositivi oculistici e a quelli legati al Covid. Di seguito trovate l’elenco completo delle agevolazioni “salute”:
- Apparecchi di protesi dentaria: al di là del materiale usato.
- Apparecchi di protesi oculistica, di protesi fonetica e simili.
- Apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi: sono comprese anche le batteria di alimentazione.
- Arti artificiali e apparecchi di ortopedia.
- Apparecchi per le fratture prescritti per la correzione o la cura di malformazioni fisiche o malattie.
Potranno beneficiarne i nuclei familiari con Isee non superiore ai 10mila euro. Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, “occhiali da vista e lenti a contatto sono inclusi nella categoria ‘protesi’, nella quale rientrano non solo le sostituzioni di un organo naturale o di parti dello stesso ma anche i mezzi correttivi o ausiliari di un organo carente o menomato nella sua funzionalità“.
Le visite intramoenia
Un altro beneficio poco conosciuto è dato dalla possibilità di saltare le liste di attesa per le visite specialistiche grazie alle visite intramoenia. Un modo per saltare le liste di attesa senza pagare nulla oltre il ticket: quando l’ospedale non riesce a garantire la visita entro tempi non troppo lunghi, si può richiedere la visita in regime privato eseguita dallo specialista all’interno dell’ospedale. La spesa sarà sostenuta dal SSN.