Manca davvero poco all’uscita del tanto attesto Beetlejuice 2! Grazie a Michael Keaton abbiamo la possibilità di sbirciare sul set, scopriamo cosa ha detto!
Le parole di Michael Keaton su Beetlejuice2
Michael Keaton ha recentemente offerto agli appassionati un’anticipazione del sequel tanto atteso di “Beetlejuice”. Durante la promozione del suo nuovo film “Knox Goes Away”, l’attore ha svelato alcuni dettagli intriganti sul dietro le quinte di “Beetlejuice Beetlejuice“, il seguito dell’amata commedia del 1988. Nel film originale, due fantasmi, interpretati da Alec Baldwin e Geena Davis, ingaggiano il demone Beetlejuice per scacciare i nuovi proprietari della loro vecchia casa.
Keaton ha condiviso che girare il sequel è stato “il divertimento più grande che abbia avuto sul set da molto tempo”, evidenziando il lavoro svolto insieme al regista Tim Burton. Da anni, lui e Burton hanno considerato l’idea di portare avanti la storia, valutando con attenzione ogni aspetto della produzione.
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Una delle scelte fondamentali è stata quella di evitare l’eccessiva tecnologia, optando per un approccio più vecchio stile. Niente personaggi virtuali, piuttosto persone reali proprio come nella pellicola originale. Anche se non ha rivelato molti dettagli sulla trama del sequel, Keaton ha accennato a una misteriosa “Stanza delle Teste Rimpicciolite”, che potrebbe richiamare una famosa scena del primo film.
Mentre aspettiamo il ritorno di Beetlejuice sul grande schermo, è affascinante guardare indietro alla prima pellicola. Nel film originale, il demone Beetlejuice è chiamato da una giovane coppia, Adam e Barbara, per aiutarli a spaventare gli attuali proprietari della loro casa. Tuttavia, le cose prendono una piega imprevista quando il demone si dimostra più problematico di quanto sperassero.
Il cast originale includeva anche Catherine O’Hara, Winona Ryder e altri talenti. Una delle scene più memorabili del film coinvolgeva una cerimonia matrimoniale stravagante, che diventa un caos quando Beetlejuice prende il controllo. Curiosamente, il titolo del personaggio principale è spesso pronunciato tre volte nel film per richiamarlo, come in un incantesimo. Questo dettaglio ha contribuito a rendere il nome del personaggio un’icona cult.
Il successo del primo film ha generato una serie di prodotti spin-off, tra cui una serie animata e videogiochi. Tuttavia, i fan sono rimasti a lungo in attesa di un sequel ufficiale, e ora sembra che il momento sia finalmente arrivato. Con Burton alla regia e il ritorno di Keaton nel ruolo iconico, le aspettative sono alte per questa nuova avventura nel mondo di Beetlejuice.
Curiosità sulla prima pellicola
Una curiosità affascinante sul primo “Beetlejuice” è che il personaggio omonimo non appare così spesso come si potrebbe pensare. Infatti, compare solo per circa 17 minuti del film, nonostante sia il ruolo su cui girano tutti gli altri. Questo è stato fatto intenzionalmente per mantenere il suo impatto e mistero, rendendolo più una forza caotica che una presenza costante. Inoltre, il personaggio ha una serie di abilità e poteri unici, come la capacità di trasformarsi in creature spaventose e manipolare la realtà a suo piacimento. Questi elementi hanno contribuito a rendere Beetlejuice un personaggio iconico e indimenticabile nella storia del cinema.
Inizialmente, il film doveva intitolarsi “The Maitlands”, in riferimento al cognome dei protagonisti, Adam e Barbara Maitland. Tuttavia, il titolo è stato cambiato in “Beetlejuice” per rendere più evidente il protagonismo del personaggio interpretato da Keaton. Il trucco per il suo volto richiedeva più di tre ore per essere applicato. Michael Keaton ha dovuto sottoporsi a questo processo ogni volta che il personaggio appariva sul set, il che gli ha richiesto molta pazienza e dedizione.
L’attore Michael Keaton ha lavorato a stretto contatto con il regista Tim Burton per sviluppare la voce e l’interpretazione del personaggio di Beetlejuice. Il risultato è stata una performance eccentrica e memorabile che ha contribuito a definire l’iconico demone. Beetlejuice è diventato un successo a sorpresa al botteghino, incassando oltre 73 milioni di dollari solo negli Stati Uniti. Questo successo ha contribuito a consolidare la reputazione di Tim Burton come regista di culto e ha lanciato la carriera di Michael Keaton verso nuove vette di popolarità.
Il film presenta una miscela unica di elementi horror, commedia nera e fantasy gotico. Tim Burton ha tratto ispirazione da una varietà di fonti, tra cui film degli anni ’50 come “The Haunting” e “The Old Dark House”, così come dai racconti di Edgar Allan Poe e dalle illustrazioni di Edward Gorey. Beetlejuice ha vinto l’Oscar per il miglior trucco nel 1989.