L’entomologo nell’autopsia di Giulia Cecchettin
Vi abbiamo parlato ultimamente di Filippo Turetta e di Giulia Cecchettin. Oggi è arrivato finalmente il giorno dell’autopsia, fondamentale per capire se l’ex fidanzato della 22enne uccisa a coltellate (che ha già confermato ufficialmente l’omicidio) si sia accanito contro di lei o se vi sia stata l’aggravante della premeditazione. Tenuto conto dei giorni trascorsi dal momento della morte al momento del ritrovamento del cadavere (7), la procura ha ritenuto utile nominare un entomologo per certificare il momento esatto in cui il cuore di Giulia ha smesso di battere. Ma, che cosa fa esattamente un entomologo e chi è stato nominato in questo caso tanto mediatico? Ve lo raccontiamo in questo post.
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Che cosa fa un entomologo?
Un entomologo è uno zoologo che si concentra specificamente sullo studio degli insetti. Gli entomologi studiano vari aspetti degli insetti, come la loro morfologia, fisiologia, comportamento, ecologia, evoluzione, relazione con le piante, gli animali e gli esseri umani, e il loro ruolo in ambiti applicativi come l’agricoltura, e la medicina (inclusa quella forense). Per diventare entomologi, bisogna avere una solida formazione scientifica e frequentare corsi universitari e post-laurea in entomologia o discipline affini.
Gli entomologi possono lavorare in diversi settori: ricerca, insegnamento, consulenza, gestione ambientale, protezione delle colture, salute pubblica e giustizia, come in questo caso. Vediamo allora, di cosa si occuperà l’entomologo scelto per analizzare il corpo di Giulia Cecchettin.
L’entomologo forense
Un entomologo forense studia gli insetti trovati nelle scene del crimine per aiutare le forze dell’ordine a identificare le circostanze, gli autori dei reati e le loro responsabilità. Il suo lavoro consiste nel raccogliere, analizzare e interpretare le prove entomologiche, come il tipo, lo stadio di sviluppo e il danno causato dagli insetti al corpo della vittima. Tali informazioni possono essere usate per determinare il tempo della morte, il luogo del delitto, la presenza di droghe o veleni, la causa della morte e altri elementi utili alle indagini.
Di fatto, i cadaveri sono famosi per attrarre gli insetti, al punto che essi costituiscono l’85% della fauna che vi è associata. L’entomologo forense verifica quali larva o uova sono state deposte prima sul cadavere, con l’obiettivo di stabilire una stima del tempo minimo del decesso. In genere, le prime ad arrivare e deporre le uova sono le mosche. Se su un cadavere rinvenuto in un bosco si trovano degli insetti che vivono in città sarà logico stabilire che la vittima è stata uccisa in città e poi trascinata in un bosco.
Stefano Vanin, l’entomologo che ha già analizzato (e datato) i corpi di Elisa Claps, Yara Gambirasio e Melania Rea
Oggi, giorno fissato per l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, all’Istituto di medicina legale di Padova sarà presente anche l’entomologo Stefano Vanin, incaricato dalla famiglia della vittima come consulente di parte. Il professor Vanin è uno tra i massimi esperti di entomologia forense. Professore associato nel Dipartimento di scienze della terra, dell’ambiente e della vita dell’Università di Genova, è noto per avere svolto esami approfonditi in alcuni casi di cronaca molto mediatici.
Vanin ha preso parte agli esami autoptici di Lucia Manca, la cinquantaduenne bancaria di Marcon uccisa dal marito in casa nel 2012 e poi nascosta tra i rovi di un cespuglio ai Cogollo del Cengio nel Vicentino. Un’altro femminicidio che ha suscitato molto clamore mediatico è stato quello di Melania Rea, assassinata dal marito Salvatore Parolisi. Inoltre, l’entomologo ha lavorato anche sul corpo di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa a Brembate di sopra. Non di meno, segnaliamo la collaborazione del professor Vanin nel caso di Elisa Claps, uccisa nel 1993 a Potenza, in Basilicata, nascosta nel sottotetto della chiesa potentina della Santissima Trinità e ritrovata 17 anni dopo.
Giulia: dove e quando la morte?
Anche per la morte di Giulia Cecchettin l’entomologia sarà determinante per capire dove è stata uccisa, se è morta nell’auto di Filippo Turetta, o se era ancora viva quando è arrivata nel dirupo tra Piancavallo e Barcis. Anche se il medico legale svolgerà tutte le analisi approfondite, anche nel caso di Giulia saranno gli insetti a parlare per lei.
Vanin ha deciso di non parlare con la stampa ma il suo contributo sarà determinante. Come accade spesso, in questi casi gli esami medici, le perizie, i calcoli e le statistiche forniranno un quadro completo all’autorità giudiziaria per definire le responsabilità dell’omicida e per dare delle risposte anche ai famigliari.
Gli esami odierni serviranno a togliere ogni dubbio alla famiglia sulla fine della loro cara Giulia. Se alla fine dell’autopsia il pubblico ministero darà la liberatoria, Giulia Cecchettin sarà sepolta martedì, accanto alla tomba della sua mamma, che ha già riabbracciato.