Ebbene sì! Non hai letto male, si tratta proprio di scarafaggi robot e potrebbero essere il punto di svolta nella ricerca delle persone disperse. Scopriamo di più!
L’idea dietro gli scarafaggi robot
Un gruppo di scienziati che ha sviluppato una tecnologia incredibile, qualcosa di così innovativo che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo le emergenze dopo i disastri naturali. Si tratta di una squadra che ha creato qualcosa di veramente unico: scarafaggi cibernetici con cervelli robotici, scarafaggi che possono essere controllati da un cervello artificiale.
La storia dietro questa incredibile invenzione comincia con un professore di nome Hirotaka Sato, che ha avuto l’ispirazione dopo aver visto i danni causati da un terremoto in Giappone nel 2011. Si è reso conto che c’era un bisogno urgente di trovare modi più rapidi ed efficaci per trovare sopravvissuti e vittime dopo una catastrofe. Così, insieme al suo team, ha iniziato a lavorare su una soluzione innovativa.
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Hanno creato quello che potremmo chiamare uno “zaino per insetti”, una tecnologia leggera che può essere montata sulla schiena di veri scarafaggi. Questo zaino contiene una telecamera a infrarossi e una serie di sensori che raccolgono e inviano dati agli operatori umani. Ma la parte più sorprendente è che gli scienziati hanno anche impiantato degli elettrodi nel sistema nervoso degli insetti, consentendo loro di essere controllati a distanza.
L’utilizzo della nuova tecnologia
L’idea è semplice ma geniale: dopo un disastro naturale, questi scarafaggi cibernetici possono essere inviati sul campo per cercare tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti. Possono strisciare attraverso fessure strette e inviare segnali ai soccorritori umani quando trovano qualcuno. Questo permette ai team di salvataggio di localizzare rapidamente le persone intrappolate e iniziare le operazioni di soccorso.
Il bello di questa tecnologia è che è estremamente leggera e efficiente. Lo zaino elettronico che gli insetti portano pesa meno di sei grammi, quindi non appesantisce gli scarafaggi e non interferisce con il loro movimento. Inoltre, utilizzano una quantità minima di energia, il che significa che possono operare per diverse ore senza bisogno di ricarica. Finora, questo progetto ha visto la collaborazione di diverse organizzazioni, tra cui l’Home Team Science and Technology Agency di Singapore e l’Università Tecnologica di Nanyang. Sato e il suo team sono determinati a rendere questa tecnologia disponibile sul campo entro i prossimi tre o cinque anni.
Questo è solo uno dei tanti esempi di innovazione che stanno cambiando il modo in cui affrontiamo le emergenze. La tecnologia continua a progredire e ad offrire soluzioni creative a problemi difficili. E mentre gli scarafaggi cibernetici potrebbero sembrare qualcosa uscito da un film di fantascienza, sono in realtà una realtà tangibile, pronta a fare la differenza quando conta davvero.