Allarme microplastiche nell’acqua di rubinetto: il trucchetto per eliminarle?

By Luana Pacia

L’inquinamento è dappertutto, anche nell’acqua di rubinetto. Ecco perché è importante riuscire a eliminare le microplastiche che sono dannose. Scopriamo come fare!

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Microplastiche: un pericolo a 360°

Le microplastiche, quei minuscoli frammenti di plastica che si infiltrano ovunque nel nostro ambiente, stanno aumentando a dismisura. La loro presenza è diffusa, dall’aria che respiriamo all’acqua che beviamo e gli effetti sulla salute umana e sull’ecosistema sono ancora in gran parte sconosciuti. Tuttavia, c’è una luce di speranza nell’oscurità: un gruppo di scienziati cinesi ha elaborato un metodo relativamente semplice per ridurne la presenza fino al 90%, offrendo una soluzione concreta a un problema sempre più urgente.

Immaginatevi questa situazione: minuscole particelle di plastica che si infiltrano nei suoli, si depositano nei sedimenti dei laghi e dei mari e possono persino penetrare nei tessuti umani, aprendo una serie di preoccupanti interrogativi sulla nostra salute e sul benessere del pianeta. Uno studio recente ha rivelato con sgomento che queste particelle riescono persino ad attraversare la barriera placentare, sollevando un nuovo livello di preoccupazione riguardo al loro impatto.

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Come eliminare le microplastiche dall’acqua del rubinetto

Ma concentriamoci sull’acqua che sgorga dai nostri rubinetti. Grazie a un esperimento condotto da esperti della Guangzhou Medical University e della Jinan University in Cina, ora disponiamo di un’arma in più nella lotta contro le microplastiche. Hanno raccolto campioni d’acqua da rubinetti di Guangzhou, città caratterizzata da una durezza elevata dell’acqua, e li hanno contaminati con nano e microplastiche. Poi hanno sottoposto l’acqua a un processo di ebollizione prolungata, seguito da un raffreddamento. Il risultato è stato sorprendente: il processo di ebollizione ha generato un deposito di calcare, che ha agito come una sorta di trappola per i frammenti di plastica, intrappolandoli.

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Ma non è finita qui. Utilizzando un filtro semplice, come quello per il caffè americano, è stato possibile rimuovere il calcare insieme alle micro e nanoplastiche intrappolate. In alcuni campioni d’acqua, è stato osservato un drammatico calo della presenza di micro e nanoplastiche, fino al 90%. Tuttavia, l’efficacia del metodo è stata inferiore con acqua meno dura.

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Questo significa che finalmente possiamo bere acqua del rubinetto senza preoccupazioni? Assolutamente sì! L’acqua del rubinetto, come dimostrano diversi studi, è preferibile a quella venduta in bottiglie di plastica. Oltre a essere più sostenibile, contiene anche oligoelementi e minerali che agiscono come una sorta di scudo naturale contro le particelle di questo materiale. Al contrario, le bottiglie di plastica possono contenere una quantità sorprendente di microplastiche, come evidenziato da vari studi condotti in tutto il mondo. Quindi, diciamo addio alle preoccupazioni e salutiamo un bicchiere d’acqua proveniente dal rubinetto, ora ancora più sicuro grazie a questo semplice trucco scientifico.

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