La casa più economica d’Italia? 29.000 euro ed è bellissima

By Luana Pacia

Forse non è proprio la casa più economica d’Italia, ma sicuramente è quasi impossibile trovarne una simile in quanto a bellezza, metratura e stato di manutenzione. Non c’è nemmeno bisogno di andare in uno sperduto paese situato chissà dove, ma bensì a Viterbo!

La casa più economica d’Italia è anche bella

Basta guardare l’immagine per catapultarsi immediatamente nell’atmosfera di una casa storica, situata in un pittoresco borgo di campagna a Viterbo, nel Lazio. Solo 29.000 per una casa meravigliosa con un grande giardino di quasi 500 mq, due camere da letto e un bagno.

Non un tugurio di 30 mq quindi, ma una villetta su più livelli come molte dimore storiche. Superficie contenuta di 50 mq ben distribuiti in quanto oltre alle due camere c’è anche una zona giorno con cucina a vista, piastrelle in terracotta originali, ingresso indipendente per il secondo piano e un comodo magazzino di 11 mq.

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All’aspetto sognante della casa si aggiunge anche un meraviglioso camino in pietra, elemento rustico e in linea con gli elementi architettonici di un tempo, molto diverso rispetto ai moderni camini slim ed essenziali. Insomma, un grandissimo potenziale per una casetta che può essere vissuta quotidianamente o come seconda casa per le proprie vacanze tranquille.

Per molte persone significherebbe acquistarla senza dover aprire un mutuo, senza perdere soldi in interessi e godere della proprietà di un immobile seduta stante. Ma è un sogno a occhi aperti?

Perché un prezzo così basso?

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Uno dei motivi potrebbe essere che la Tuscia è in crisi nerissima, almeno secondo i recenti dati pubblicato da Viterbo Today. In poche parole, l’area di Viterbo è quella che è cresciuta meno negli ultimi dieci anni, passando da un Pil pro capite di 20.400 euro a circa 22.000 euro odierni. In un decennio, l’economia della provincia non è riuscita a tenere il passo del resto del Lazio, nemmeno di quella di Rieti, nonostante il devastante terremoto del 2016. Al contrario, province come Frosinone sono passate da 20.600 a 23.500 euro pro capite, Rieti da 18.700 a 22.800, Latina da 21.600 a 24.000 e Roma ha visto il suo Pil crescere da 36.000 a 39.000 euro.

Questi numeri dipingono uno scenario preoccupante, che evidenzia la difficoltà della Tuscia a mantenere il passo con le altre aree della regione. Motivo per cui la zona risulta meno appetibile, con affitti e prezzi delle case più bassi rispetto alle altre zone della regione.