Ottant’anni di carriera e l’Oscar arriva nel 2018 come riconoscimento artistico internazionale. Addio a Donald Sutherland, Attila nel film di Bertolucci
Donald Sutherland aveva tre posti nel cuore, il suo Canada dove è cresciuto e che ha caratterizzato la sua presenza nel panorama internazionale, l’Inghilterra, Londra, che è stata importante per la sua formazione artistica dopo il diploma di ingegnere a 22 anni, l’Italia dove ha interpretato un film importante definito di debutto e pellicole di Fellini, Bertolucci e Tornatore e tanti altri.
Più di cento film tra cinema e televisione, tantissimi i doppiatori che hanno dato la possibilità ai suoi personaggi di essere conosciuti da tutte le parti, soprattutto in Italia. La sua morte, attesa perché da tempo malato, è stata annunciata dal figlio con un messaggio sui social, accompagnato anche da parole sulla sua vita artistica ma anche sul suo coraggio interpretativo, “non si tirava mai indietro”. Grande sperimentatore, grande fiuto per le pellicole che segnavano una novità o il passaggio dei tempi sui generi e nei gusti.
Ha interpretato personaggi buoni e antagonisti e sono tantissimi i riconoscimenti per i personaggi non protagonista e anche le candidature. L’Oscar arriva nel 2018 per il riconoscimento di una grandissima carriera artistica, un attore e un regista che non si fermava mai. Sono importanti anche gli eventi a cui ha partecipato: festival cinematografici, premi, eventi culturali, prime dedicate a film importanti, riconoscimenti cinematografici.
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Insomma, un attore che in ottant’anni di vita ha dato davvero tanto ed è impresso nella memoria anche in chi non lo conosce per la forza dei suoi personaggi. Per gli amanti delle serie tv indimenticabili degli anni Duemila, è importante ricordare Donald Sutherland anche per il lancio televisivo della serie Buffy , l’horror è genere importante nella lunga carriera dell’attore, sia cinematografico che televisivo.
Alcuni dei film importanti di Donald Sutherland
Come abbiamo detto, Donald Sutherland ha lavorato sia per il cinema che per la televisione, ha lavorato a livello internazionale e interpretando tutti i generi. Nella sua lunga lista di titoli elenchiamo alcuni film inestimabili.
Il castello dei morti vivi è un film horror del 1964 diretto da Luciano Ricci e Lorenzo Sabatini. La trama segue una compagnia di saltimbanchi che, alla fine delle guerre napoleoniche, si trova coinvolta in eventi macabri nel castello del sinistro conte Drago. Donald Sutherland interpreta due ruoli nel film: quello del misterioso Dart e quello della vecchia strega, dimostrando la sua versatilità attoriale attraverso un elaborato travestimento.
Quella sporca dozzina (The Dirty Dozen) è un film del 1967 diretto da Robert Aldrich, in cui Donald Sutherland interpreta il ruolo di Vernon Pinkley, un detenuto scelto per una missione suicida dietro le linee nemiche durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film segue il maggiore Reisman che guida dodici criminali in una missione per assassinare ufficiali tedeschi, mescolando azione e dramma con un cast stellare che include Lee Marvin e Charles Bronson. Sutherland, grazie a questo ruolo, venne notato e successivamente scelto per il film MASH, che lanciò la sua carriera.
MASH è un film del 1970 diretto da Robert Altman, tratto dal romanzo di Richard Hooker. Ambientato in un ospedale militare durante la guerra di Corea, il film è una commedia irriverente che ha cambiato il modo di raccontare la guerra a Hollywood. Ha vinto l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale e la Palma d’Oro al 23º Festival di Cannes. Considerato una pietra miliare dell’antiretorica, nel 1996 è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti.
In “Novecento” (1976) di Bernardo Bertolucci, Donald Sutherland interpreta Attila Melanchini, un personaggio crudele e spietato che rappresenta l’incarnazione del fascismo. Attila è un fattore che, con violenza e brutalità, opprime i contadini e uccide chiunque si opponga al suo potere. Il suo ruolo è centrale nel mostrare l’ascesa del fascismo e il suo impatto devastante sulla società italiana dell’epoca. Sutherland, con una performance intensa e inquietante, dà vita a uno dei personaggi più odiati del film, rendendolo memorabile per la sua ferocia e la sua perversione.
Il Santo (The Saint) è una serie televisiva britannica prodotta dalla ITC e trasmessa dal 1962 al 1969. Basata sul personaggio letterario Simon Templar, interpretato da Roger Moore, la serie narra le avventure di un gentiluomo ladro che aiuta chi non può contare sulla polizia. Con un totale di 118 episodi, la serie ha visto Moore infrangere la quarta parete e passare dal bianco e nero al colore. Donald Sutherland apparve come guest star in un episodio, portando una sfumatura unica con la sua interpretazione versatile e intensa.
Vita privata e parole del figlio sui social
Donald Sutherland è stato sposato tre volte, dalla seconda moglie ha avuto due gemelli, dalla terza moglie tre figli. Uno dei gemelli, Kiefer ha seguito le sue orme ed è proprio lui ad aver annunciato la morte dell’attore. “Con il cuore pieno di dolore vi annuncio che mio padre, Donald Sutherland, è morto. Lo ritengo uno degli attori più importanti della storia del cinema a prescindere dal ruolo che interpretava, sia esso buono o cattivo. Amava ciò che faceva e faceva ciò che amava, e non si può chiedere di più dalla vita. Una vita ben vissuta”.