Noi italiani siamo un po’ presuntuosi in merito al nostro stile di vita alimentare, ma una lezione sulla colazione ci arriva proprio dalla Spagna. E faremmo meglio a impararla.
Caffè e cornetto a colazione? Non ci siamo
Quanto è bello entrare in un bar, guardare la vetrina piena di leccornie e scegliere cosa prendere a colazione? Un bel latte schiumato, un caffè o un bel cappuccino in cui intingere un cornetto alla crema, una brioche al cioccolato o una graffa fritta ricca di zucchero?
Sappiamo già che avete l’acquolina in bocca, ma distruggiamo il vostro sogno a occhi aperti dicendovi che questa colazione è la peggiore possibile.
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Un nutrizionista spagnolo ha sollevato un vespaio di preoccupazioni riguardo all’utilizzo di uno specifico alimento a colazione, portando il 70% degli italiani a riflettere sulle proprie abitudini alimentari. Parliamo del 70% perché questa è la percentuale di italiani che non rinunciano al primo pasto della giornata, seguiti da un timido 30% di persone che la saltano per abitudine (pazzi), mancanza di tempo (folli), o per mancanza di appetito (davvero c’è chi non ha fame al mattino?).
Avrete capito che la colazione è uno dei nostri momenti della giornata, per cui sarà particolarmente difficile ammettere ciò che stiamo per scrivere, ma qualcuno deve pur farlo. Di cosa stiamo parlando? Continuate a leggere e capirete quale ingrediente è bene evitare.
Come fare colazione al mattino?
Il dietista Pablo Ojeda, intervenuto in un programma televisivo, ha sottolineato l’importanza di fare colazione, e siamo d’accordo, ma ha anche dato delle indicazioni su come farla. Parliamo di vere e proprie linee guida per iniziare la giornata nel modo migliore possibile, suggerendo che una colazione equilibrata debba contenere una quantità adeguata di calorie nel pieno rispetto dell’equilibrio nutrizionale.
Gli italiani sembrano preferire la colazione a casa rispetto a quella al bar, consumando in media 21,8 pasti tra le mura domestiche e solo 3,4 al bar. Secondo la stessa ricerca di Nielsen, la maggior parte (84%) dedica 5-10 minuti per consumare il pasto a tavola, mentre il 27% preferisce gustarselo lentamente (oltre 10 minuti).
Questo è un dato positivo di per sé, in quanto difficilmente la colazione è ipercalorica come quella del bar. L’importante, comunque, è farla perché è una scelta sbagliata saltarla. La colazione ideale ha un carico di carboidrati da pane integrale o cereali integrali, grassi sani come olio d’oliva o avocado, e una buona fonte di proteine come uova o prosciutto. Perché optare per integrale? Il dottore risponde: “Se mangi pane bianco, la ‘sferzata’ di energia è molto veloce, quindi è consigliabile solo se in seguito si fa qualche tipo di allenamento“.
Ci ricorda un po’ il breakfast internazionale che facciamo in vacanza.
Invece del pane è possibile consumare fette biscottate integrali, pancake proteici con farina integrale o biscotti secchi integrali. Insomma, prodotti facilmente reperibili e “non troppo gustosi”. Un altro fattore da considerare è evitare lo zucchero nel latte che di per sé è già uno zucchero, ancor meglio se la parte liquida è alternata con yogurt magro o tisane con cui depurare l’organismo.
Il nutrizionista ha anche criticato i cereali, quelli pieni di zuccheri che sono tanto amati dai bambini e che rappresentano un vero e proprio pericolo a lungo andare. Praticamente in una dose da 100 grammi, viene consumata una quantità di zucchero pari a 60 grammi, un valore assurdo! Meglio prepararsi una fetta di pane tostato integrale con olio e prosciutto, così da fornire energia al corpo e non solo zuccheri con cui riempire le fasce adipose.
Quindi va bene la colazione italiana, ma solo se saltuaria e occasionale. Meglio preferirla equilibrata e un acquisto ponderato dei prodotti da consumare, evitando quelli ricchi di zuccheri nascosti.