La calza della Befana è un must insostituibile per milioni di famiglie e il suo contenuto è sempre il più atteso, specie dai più piccoli. Scopriamo ora la calza salutista di quest’anno!
La calza salutista che piace a tutti
La tradizione della calza della Befana ha fatto il suo ritorno trionfante quest’anno, appesa in oltre la metà delle case italiane (52%). Tuttavia, la novità più evidente è la svolta green e salutista che sta gradualmente prendendo piede. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’, condotta sulla tradizione dell’Epifania, i mercati di Campagna Amica lungo la Penisola hanno ospitato questa festa, dal rinnovato interesse per la calza contadina al Circo Massimo nella Capitale fino all’evento nel mercato coperto di via Mons. Lenotti 61 a Foggia, con iniziative di solidarietà come la “calza sospesa” e molte altre iniziative coinvolgenti.
Nelle calze, ancora presenti in maniera immancabile, si ritrovano cioccolatini, caramelle e il classico carbone dolce. Tuttavia, la spinta verso un’alimentazione migliore è diventata una tendenza diffusa, influenzando il contenuto delle calze. Secondo la Coldiretti, molte famiglie stanno reintroducendo fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa. Si è lontani dai tempi in cui la Befana “punitiva” portava solo aglio, peperoncino, patate e carbone vero ai più “discoli”, conferma la Coldiretti.
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Cambiamenti nella tradizione della calza
Cambiamenti nella tradizione si sono manifestati in modi diversi negli ultimi anni. Oltre a essere un momento atteso dai più piccoli, l’arrivo della Befana è diventato un’opportunità per le famiglie di celebrare insieme, rafforzando legami e tradizioni. Questo ha portato a una nuova dinamica sociale, dove non solo i bambini, ma anche gli adulti partecipano attivamente, coinvolgendosi nei preparativi e nell’acquisto dei regali. È diventato un’occasione per manifestare affetto e gratitudine verso i propri cari, scambiando non solo oggetti materiali ma anche gesti simbolici e momenti di condivisione.
L’evolversi della tradizione ha anche suscitato un interesse crescente per l’artigianato locale e la produzione fatta in casa. Sempre più genitori e nonni stanno recuperando antiche ricette per preparare dolci e biscotti tradizionali, trasmettendo così ai più giovani le conoscenze e il valore di ciò che è fatto con cura e dedizione. Questo riscoprire il piacere del creare con le proprie mani ha contribuito a una nuova consapevolezza sulla provenienza e sulla qualità degli alimenti, unendo il passato al presente in una sorta di connessione attraverso il tempo.
L’aspetto emotivo e affettivo di questo evento è diventato sempre più rilevante, poiché non si tratta solo di ricevere regali, ma di condividere momenti di gioia e affetto. La Befana diventa così un simbolo non solo di generosità, ma anche di tradizioni familiari che si tramandano da generazione in generazione, unendo le persone in un sentimento di comunità e appartenenza. Questo nuovo approccio alla festa ha portato anche a una maggiore attenzione verso i valori della sostenibilità, incoraggiando un consumo consapevole e responsabile, in linea con il rispetto per l’ambiente e il benessere comune.
Le spese e i cambiamenti nei comportamenti di acquisto
Secondo un’indagine condotta da Ipsos per Confesercenti in occasione dell’Epifania, sebbene il numero di coloro che hanno mantenuto viva la tradizione della calza della Befana sia leggermente diminuito rispetto all’anno precedente (56% rispetto al 65%), c’è un cambiamento significativo nelle spese. La spesa media per la tradizionale calza, composta da dolcetti e piccoli giochi, è aumentata notevolmente, raggiungendo quest’anno una media di circa 67 euro, rispetto ai 58 euro dell’Epifania 2023.
In conclusione, la tradizione della calza della Befana si rinnova, integrando nuovi valori legati alla salute e al benessere, pur mantenendo vivo il fascino dei doni e della condivisione durante questo festoso periodo dell’Epifania.