Addio al CV: perché non è più utile il classico Curriculum Vitae?
Avete mai preparato un Curriculum Vitae e sudato per riassumere in poche righe una vita di studio e di lavoro? Naturalmente, adattandola all’impiego che più vi interessava, per ambire almeno ad un colloquio conoscitivo. Se lo avete fatto, avrete stampato il CV, andato di persona o spedito via email la vostra presentazione e sperato in un contatto. O avete forse vinto un concorso, siete subentrati ad un’attività di famiglia o avete deciso di non lavorare perché ve lo potete permettere? Nell’ultimo caso forse questo post potrebbe non essere nelle vostre corde, ma io vi suggerisco comunque di leggerlo, perché è indicativo dei tempi che corrono e degli effetti dell‘intelligenza artificiale sulle persone e sulla società.
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Perché il Curriculum Vitae è old-fashioned (démodé)?
Anche se, curiosando sul web, nella sezione “lavora con noi” di diverse aziende ci viene chiesto il Curriculum Vitae per ambire ad una posizione, in realtà esso non è un dato molto significativo. Perché?
In primis, sul curriculum si possono scrivere tante imprecisioni. Un bravo candidato si potrà anche fare aiutare da un esperto per preparare un curriculum accattivante che (forse) non rispecchia fino in fondo le proprie capacità e nemmeno racconta esattamente le mansioni che ricopriva nelle proprie esperienze precedenti.
Esistono anche piattaforme online che propongono modelli di curriculum da adattare più o meno semplicemente. Ad esempio, la piattaforma Canva offre una vasta gamma di modelli di curriculum vitae moderni, semplici, originali e professionali; anche Zety vi può aiutare a presentare un curriculum; in questo sito web potete scegliere tra diversi modelli di curriculum vitae moderni, adatti a vari settori e livelli di esperienza. Capitale Umano è anche un sito web che offre un servizio di consulenza psicologica e di scrittura e revisione di curriculum vitae. Ma vi serve?
Di fatto, l‘intelligenza artificiale e la rivoluzione digitale hanno sovrastato l’effetto personale delle presentazioni in ambiente di lavoro. Perché? Perché la tecnologia ha sviluppato un approccio diverso nella ricerca del personale. A vantaggio di entrambe le parti. Vi spieghiamo come.
“People analytics“, un sistema guidato dall’Intelligenza Artificiale
Tramite le disponibilità di “google analytics” e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ora non è più l’azienda a cercare le persone, ma i lavoratori preparati scelgono dove portare le loro capacità. E di fatto, le imprese sono obbligate a cercare metodi più moderni per aggiungere qualità umana oltre alla preparazione personale. Ma non solo.
I software guidati dall’intelligenza artificiale
Come vediamo, la tecnologia entra anche in questo campo, con software guidati dall’AI generativa che utilizzano strumenti intelligenti per far combaciare domanda e offerta. Un esempio al riguardo arriva da Glickon, un’azienda specializzata in HR digitale che nel suo sito si presenta come “la piattaforma di Talent Intelligence per rilevare insights sulla popolazione aziendale e sui candidati“
Recentemente, al Meet di Milano (Digital Culture Center), ha organizzato una serata dedicata allo spazio e al talento, proprio per significare l’importanza delle connessioni per trasferire conoscenza e competenza.
Il passo in più arriva appunto ora dalla people analytics e da strumenti di “talent Intelligence” che per Glickon sono gli strumenti che uniscono fattore umano e AI per supportare la scelta delle persone e le loro esperienze all’interno di un’organizzazione attraverso programmi innovativi.
Le candidature scelte tramite software
Si parla, in pratica, di software che utilizzano da un lato la gamification per semplificare i processi di candidatura e dall’altro la raccolta e l’analisi dati attivi (feedback qualitativi, ricerche, analisi, sondaggi), passivi (e-mail, calendari…) e predittivi, per riuscire a esplorare passato, presente e futuro di un’organizzazione e prendere decisioni informate sul talento.
I risultati attesi sono molto incoraggianti, proprio perché i criteri di scelta eliminano il fattore umano dal processo di selezione. A guadagnarci, l’azienda e i candidati, che trovano un giusto matching in cui il datore di lavoro è sicuro di puntare sulle persone giuste, migliorando nel contempo il tasso di soddisfazione dei dipendenti. Tutto gestito da un PC in pochi minuti.