Gli accumuli di germi in casa sono molto frequenti, si possono annidare ovunque senza che te ne accorga. È proprio nelle spugne, strumenti per pulire, che c’è lo sporco invisibile. Come proteggersi?
I germi e le spugne: un habitat perfetto
Le spugne potrebbero essere tranquillamente utilizzate nei laboratori per far proliferare le colonie di germi e batteri al posto delle provette o delle piastre, in quanto rappresentato il luogo perfetto per la loro crescita. Questo accade grazie alla loro struttura che è in grado di ricreare un habitat ottimale.
Come evitare il proliferare dei germi
Vuoi evitare il proliferare dei batteri sulla spugna che utilizzi in cucina? Beh, non puoi! L’unico metodo certo è cambiarle almeno una volta alla settimana. Provare a pulirle con la bollitura o inserendole nel microonde non fa altro che dare la possibilità ai batteri più forti di scacciare quelli deboli e prendere il sopravvento su tutta la superficie. Tirando le somme si può quindi affermare che provare a pulire la spugna peggiora solo la situazione. Ci sono alcuni batteri estremamente resistenti come per esempio la Moraxella Osloensis che ha la capacità di infettare le persone immunodepresse e che ha un odore particolarmente sgradevole. Proprio per questo, a volte, le spugne hanno un forte odore poco piacevole.
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Operazioni basilari per contrastare i germi
Tutti gli strofinacci che utilizzi, che siano per asciugare i piatti o per pulire le superfici, devono necessariamente essere lavati in lavatrice molto spesso, inoltre è consigliata una temperatura di almeno 60°, mentre le spugne vanno buttate dopo qualche giorno e sostituite in quanto sono estremamente pericolose per la formazione di colonie di batteri nocivi. Anche la lavastoviglie necessita di pulizie frequenti, in particolare bisogna pulire il filtro che raccoglie i residui di sporco e cibarie almeno una volta al mese. Inoltre l’utilizzo di prodotti per la pulizia del dispositivo sono particolarmente consigliati così come una corretta asciugatura.
I diversi tipi di spazzoloni richiedono operazioni differenti: quelli a setole morbide come il mocio trattiene moltissimo sporco e per lavarli bisogna metterli in ammollo in acqua e aceto, risciacquare e far asciugare completamente prima di poter essere riutilizzati; quelli invece a setole dure vengono ripuliti aspirando lo sporco dopo ogni utilizzo. I filtri e i sacchetti dell’aspirapolvere devono essere cambiati seguendo le direttive delle case produttrici, inoltre gli apparecchi con contenitore devono essere lavati accuratamente dopo ogni utilizzo per evitare l’accumularsi di sporcizia.
In ultimo, ma non per importanza, i purificatori e i condizionatori domestici hanno dei filtri che necessitano di pulizia e sostituzione ogni tot mesi, ovviamente anche in questo caso bisogna affidarsi alle istruzioni dei produttori, tuttavia per fare queste operazioni è consigliabile affidarsi a professionisti del settore in quanto dispongono di prodotti adatti ed estremamente efficienti.