Colombus day, il 12 ottobre si festeggia l’arrivo di Colombo alle Bahamas
Il 12 ottobre in America e in Spagna si celebra il “Colombus Day“. E’ il giorno in cui, nel lontano 1492, Cristoforo Colombo sbarcò nelle Bahamas con le sue tre caravelle (Niña, Pinta, Santa Maria), credendo di essere arrivato nelle Indie. Lo sbarco segnò l’inizio dei viaggi degli anni successivi alla scoperta di nuovi mondi e la conseguente colonizzazione europea delle Americhe e non solo.
Negli Stati Uniti la celebrazione è controversa. Alcuni popoli, soprattutto gli indigeni, non riconoscono questa giornata festiva, che diede inizio alla colonizzazione e portò le Americhe al giogo dei popoli europei. Tuttavia, si tratta di una ricorrenza importante, che data tre secoli di festeggiamenti. Specialmente, durante la seconda metà dell’Ottocento la giornata cominciò a essere celebrata nelle città con grandi comunità italoamericane e nel 1937 Roosevelt la proclamò festa nazionale degli States.
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La cultura alimentare del periodo
Nel Medioevo, la cultura alimentare si fondava sul pane ed altri cibi a base di cereali o di legumi (soprattutto ceci, fave e lenticchie), preparati in polenta o minestra, in modo da integrare le proteine dei cereali con quelle dei legumi poiché l’assunzione di carni era saltuaria, almeno nella cucina popolare. Pertanto, la scoperta dei prodotti del Nuovo Continente rivoluzionò la tavola italiana. Anche se non da subito, dato che l‘Europa necessitò di un po’ di tempo per capire come sfruttare al meglio in cucina i prodotti alimentari che giungevano da oltreoceano. Pensate che all’inizio il pomodoro fu ritenuto velenoso! Chi di voi potrebbe pensare a una pizza o un piatto di spaghetti senza il pomodoro?
I cambiamenti gastronomici e i prodotti che arrivarono dalle Americhe
La scoperta dell’America ebbe un grande impatto, non solo sulla storia e sulla cultura, ma anche sulla gastronomia mondiale. Tra i tanti cambiamenti che ne sono derivati, c’è stato lo scambio di prodotti tra il vecchio e il nuovo continente, che ha arricchito le tavole e le colture di entrambi i continenti. Alcuni dei prodotti importati dall’America in Europa sono diventati tanto diffusi da sembrare originari del nostro continente, mentre altri sono rimasti più esotici e rari.
10 prodotti che arrivano in Europa provenienti dal Nuovo Mondo
Abbiamo scelto 10 prodotti importati di cui oggi non potremmo fare a meno. Guardate!
Il mais, usato come foraggio per gli animali
Questo cereale era la base dell’alimentazione di molte popolazioni indigene americane, che lo coltivavano insieme ad altri prodotti come fagioli e zucche. Il mais fu portato in Europa da Colombo già dal primo viaggio, ma fu inizialmente usato come foraggio per gli animali. Solo successivamente si diffuse come alimento per le popolazioni, soprattutto nelle regioni meridionali e orientali dell’Europa. Oggi si tratta di uno dei cereali più coltivati e consumati al mondo, sia come pianta da granella che da foraggio. Cosa sarebbe della cucina dei nostro settentrione senza la polenta di mais?
La patata aveva una cattiva reputazione
Questo tubero, originario delle Ande, era coltivato dagli Inca e da altre popolazioni precolombiane. La patata fu introdotta in Europa nel XVI secolo, ma incontrò molta diffidenza e resistenza, sia per il suo aspetto poco attraente che per la sua fama di essere velenosa o di provocare malattie. Solo nel XVIII secolo si affermò come alimento per i poveri, grazie alla sua elevata resa e alla sua capacità di resistere al freddo e alle carestie. Oggi è uno degli alimenti più consumati al mondo, sia come contorno che come ingrediente di molte ricette. Come sarebbe la vita dei vostri figli senza le patatine fritte?
Il pomodoro, una pianta medicinale
Questo frutto della terra era originario del Messico e dell’America centrale, dove era coltivato dagli Aztechi e da altre civiltà precolombiane. Il pomodoro fu portato in Europa nel XVI secolo, ma fu inizialmente considerato una pianta ornamentale o medicinale, a causa del suo colore rosso e del suo sapore acido. Solo nel XVIII secolo il pomodoro entrò a far parte della cucina italiana, spagnola e francese, diventando uno degli ingredienti principali di molte ricette tipiche, come la pizza, la pasta al pomodoro, il gazpacho e il ratatouille.
Il peperone, confuso con il peperoncino
Il peperone era originario dell’America meridionale, dove era coltivato dagli Inca e da altre popolazioni precolombiane. Fu introdotto in Europa nel XVI secolo, ma inizialmente venne confuso con il peperoncino, a causa della sua forma simile e del suo sapore piccante. Solo successivamente si distinse il peperone dolce dal peperoncino piccante, e si apprezzarono le sue qualità nutritive e gustative. Oggi è uno degli ortaggi più coltivati e consumati al mondo, sia crudo che cotto, sia come contorno che come ingrediente di molte ricette.
Il peperoncino, spezia e medicinale
Questo frutto era originario dell’America centrale e meridionale, dove era coltivato dagli Aztechi e dai Maya. Il peperoncino fu portato in Europa nel XVI secolo, ma inizialmente si usava solo come spezia o come medicinale, a causa del suo sapore molto piccante e della sua azione stimolante e antinfiammatoria. Solo successivamente il peperoncino entrò a far parte della cucina di molti paesi europei, soprattutto quelli mediterranei, dove divenne un elemento distintivo di molte ricette tradizionali. Chi, in mancanza di tempo, non ha mai assaggiato gli spaghetti all’aglio, olio e peperoncino?
I fagioli, foraggio per gli animali
Questo legume originario dell’America meridionale era coltivato dagli Inca e fu introdotto in Europa nel XVI secolo, ma all’inizio venne usato solo come foraggio per gli animali, a causa della sua scarsa digeribilità e del suo sapore poco gradevole. Solo successivamente questo legume si diffuse come alimento per gli uomini, grazie alla sua elevata valenza proteica e alla sua versatilità culinaria. Oggi è uno dei legumi più coltivati e consumati al mondo, sia come piatto unico che come accompagnamento di altri alimenti. Che ne direbbero gli amanti della pasta e fagioli?
La zucca, una pianta ornamentale voluminosa
Questo frutto era originario dell’America settentrionale, dove era coltivato dai Nativi Americani. Portata in Europa nel XVI secolo, fu inizialmente usata solo come pianta ornamentale o foraggera, a causa del suo aspetto voluminoso e del suo sapore insipido. Solo successivamente la zucca si affermò, grazie alla sua ricchezza di vitamine e alla sua capacità di conservarsi a lungo. Oggi è uno degli ortaggi più coltivati e consumati al mondo, sia come zuppa che come dolce, ma anche come contorno e come ingrediente di molte ricette.
Ananas, un frutto esotico e raro
L’ananas proviene dai Paesi tropicali e sub-tropicali, molto probabilmente dal Brasile e dal Paraguay. Viene prodotta principalmente in Costa Rica, ma anche in Kenya e in Costa d’Avorio. . Questo frutto è stato coltivato in America e nelle Indie Occidentali fin dai periodi più antichi. Cristoforo Colombo l’ha scoperta durante il suo viaggio in Guadalupe nel 1493 e l’ha introdotta in Europa. Oggi è uno dei frutti più coltivati e consumati al mondo, sia fresco che in scatola, sia come dessert che come ingrediente di molte ricette salate.
Il cacao, una bevanda amara e speziata
Questo frutto era originario dell’America centrale e meridionale, dove era coltivato dagli Aztechi e dai Maya Fu portato in Europa nel XVI secolo, ma inizialmente si consumava solo come bevanda amara e speziata, a cui si attribuivano proprietà afrodisiache e rituali. Solo successivamente il cacao si trasformò in cioccolata, grazie all’aggiunta di zucchero e latte, e divenne una delle golosità più apprezzate al mondo.
Il tabacco, una pianta curativa
Questa pianta era originaria dell’America centrale, dove era coltivata dai Nativi Americani. Anche se fu introdotto in Europa già nel XVI secolo, inizialmente era usato solo come pianta medicinale o ornamentale, a cui si attribuivano proprietà curative e magiche. Solo successivamente il tabacco si diffuse come sostanza da fumare o da masticare, grazie alla sua azione stimolante e rilassante. Oggi è un prodotto diffuso, ma contestato, dato che genera dipendenza e le sue proprietà sono altro che curative.