Giornata Mondiale della Poesia: le curiosità più divertenti sui poeti

By Luana Pacia

Oggi è la giornata mondiale della poesia e proprio dei poeti vogliamo parlare. Siamo abituati a vederli sotto un punto di vista scolastico, basta citarne il nome per portare alla memoria interrogazioni e pomeriggi noiosi sui libri. Eppure, ci sono delle curiosità divertenti (e interessanti) in merito ad alcuni poeti.

Giacomo Leopardi, il paziente imperfetto

Che Leopardi non fosse un tipo quadrato è risaputo ma che fosse anche abbastanza ipocondriaco aggiunge stranezza al suo personaggio. Le sue cagionevoli condizioni fisiche richiedevano continue visite mediche e il poeta, non solo seguiva tutto alla lettera, ma lo esasperava. Se gli veniva consigliato il moto finiva col camminare per tutto il paese fino all’esaurimento, se gli veniva consigliato il riposo eccolo stare per giorni a letto. Per un certo periodo visse di notte, in quanto il medico gli aveva proibito di esporsi troppo al sole, alzandosi nel pomeriggio e pranzando a mezzanotte. Il fatto interessante è che Leopardi era convinto che sarebbe vissuto tantissimo in quanto aveva solo un asma nervoso, peccato sia morto a 39 anni pieno di acciacchi!

Gabriele d’Annunzio, un gentleman fuori dai canoni

Che Gabriele d’Annunzio fosse un tombeur de femmes è cosa nota, il suo fascino sarà stato però nell’intelletto e non nei suoi modi. Basti pensare che non portava mai a cena le sue amanti ma dava loro appuntamento direttamente per il “dopo”. Il Vate, infatti, aveva una dentatura pessima, con denti cariati, mancanti o storti. Proprio per questo nessuno poteva vederlo mangiare, così da non accorgersi dei suoi difetti. Che fosse un’esteta è risaputo, talmente tanto che da anziano si fece cucire un pigiama col buco per non denudarsi durante le performance amorose. Un che di geniale, non c’è che dire.

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Marcel Proust, amabile asociale

“Alla ricerca del tempo perduto” è l’eterno romanzo di Marcel Proust, scritto nella più totale solitudine. Il poeta si rinchiuse in casa, chiudendo qualsiasi apertura in modo da non far filtrare la luce e rivestendo le pareti con il sughero per non lasciare all’esterno la possibilità di far penetrare i suoni. In questo assoluto buco nero auto-creato, il poeta dormiva tutto il giorno e scriveva la notte, ascoltando al telefono le rappresentazioni teatrali.

Elsa Morante e quel gesto volgare

La poetessa italiana aveva una vera e propria ossessione per Luchino Visconti, anche quando era sposata e con il regista faceva poco o niente (telefonate erotiche perlopiù), lui rimase un grande amore platonico. Ebbene, Elsa Morante gli mostro le parti intime in pubblico. Perché? Visconti aveva mostrato poco entusiasmo nel conoscerla e quindi la poetessa cercò di animare la situazione in altro modo.

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