Le cartelle esattoriali e lo stralcio
La Legge di Bilancio e il decreto milleproroghe consentono ai Comuni di aderire allo stralcio delle cartelle esattoriali per importi inferiori ai mille euro. Le infrazioni delle cartelle devono essere maturate nel periodo dal 2000 al 2015. Sono le cosiddette “minicartelle“. Tuttavia, il provvedimento non è automatico. Il Comune deve accettarlo compilando gli appositi moduli pubblicati oggi, 10 marzo del 2023, sul sito dell’Agenzia delle Entrate. I Comuni possono anche rifiutare di aderire allo stralcio parziale entro il 31 marzo. lo stralcio parziale riguarda interessi e sanzioni. Soltanto per le multe si potrà rinunciare unicamente allo stralcio degli interessi, mentre le sanzioni saranno considerate “capitale”. Molti comuni hanno già detto “no” alla tregua fiscale che fissava la prima scadenza per il 31 gennaio. E’ pertanto prevedibile che questo secondo appuntamento resti deserto.
Enti che possono chiedere la rottamazione
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate può essere adottata da enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, come l’INPS o l’INAIL. I Comuni si trovano tra gli enti che possono chiedere di rottamare le cartelle. In questo caso, dovranno trasmettere all’indirizzo PEC [email protected] il modulo pdf compilato in tutte le parti. Deve essere inserito il codice ente creditore a cinque cifre desumibile dalla tabella Enti creditori Beneficiari.
Come può sapere il contribuente se si ha una cartella in sospeso?
Bisognerà accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione con il proprio codice Spid, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica. Una volta dentro, si accede all’area “controlla la tua situazione“. La pagina consente, oltre alla verifica della propria posizione, anche al pagamento delle eventuali somme dovute. Nell’area riservata è anche possibile consultare le cartelle regolarmente saldate. Sul sito sono presenti tutte le regioni d’Italia ad accezione della Sicilia, dove non c’è l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Per verificare eventuali “conti in sospeso” sarà necessario andare nella sezione dei documenti da saldare.
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