Tananai porta a Sanremo un brano struggente, una storia d’amore che parla di lontananza, di mancanze, di sopravvivenza senza l’altra persona, quella che ami profondamente. Per capire appieno il significato del suo “Tango” che ieri gli ha fatto conquistare il quinto posto nella classica generale dopo la terza serata del Festival, bisogna vederne il video.
Tanani – Tango, significato
Nel videoclip infatti, vediamo raccontare non una semplice storia d’amore, bensì la relazione a distanza tra Olga e Maxim, separati dalle bombe in Ucraina. Una ballata romantica che mostra quanto siano preziosi i ricordi, i quali aiutano a mantenere in vita Maxim, costretto a combattere contro l’invasione russa, mentre sua moglie e sua figlia cercano di vivere la loro normalità.
Tananai esprime tutta la sofferenza, il voler tornare indietro e non conoscere mai l’altra persona per evitare in futuro di provare dolore, il mantenere la relazione forte nonostante lui sia al fronte ed invece di abbracciare gli affetti, imbraccia un fucile. Ciò che colpisce è che anche se il loro amore è fatto di videochiamate, non smettono di sorridere per farsi forza a vicenda. Il video si conclude con Maxim che dice: “Amore mio, noi stiamo bene, fa un po’ meno freddo. Ora ci sono -12 gradi ma c’è molto vento. Comunque non abbiamo freddo. Mi sta scaldando il tuo amore e il tè”.
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“Ero impegnato nella scrittura di “Tango” quando mi è stata raccontata da amici la storia di Olga e Maxim“, racconta Tananai a La Stampa, «e sono stato subito travolto da emozioni forti e contrastanti. L’obiettivo della mia musica è sempre stato quello di arrivare a più persone possibili e mi sembrava giusto, visto il tema della canzone, dare voce e immagini alla testimonianza di questi due ragazzi ucraini, rappresentando una delle tipologie di relazione a distanza, quella a cui non penseremmo mai: la separazione forzata a causa di una guerra. È passato un anno dall’inizio di questo conflitto e forse ci siamo dimenticati che non si tratta solo di strategia e politica ma di quotidianità che si sfaldano e si riadattano per non far svanire ogni traccia di umanità, di amore”.
Tananai, Tango, testo
Non c’è un amore senza una ragazza che pianga
Non c’è più telepatia
È un’ora che ti aspetto
Non volevo dirtelo al telefono
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Era bello finché ha bussato la Police
Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Come si salva un amore se è così distante
È finita la poesia
È un anno che mi hai perso
È quel che sono, non volevo esserlo
Eravamo da me, abbiamo messo i Police
Ridevamo di te che mi sparivi nei jeans
Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango
E ci fa dire
Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bello stare così
Davanti a te in ginocchio
Sotto la scritta al neon di un sexy shop
Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì
Qui non è mai lunedì
Amore, tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì
Ma non è mai lunedì