Il tagliere da cucina è uno degli utensili più utilizzati perché permette di preservare l’integrità di una superficie e di poter lavorare carni e verdure con estrema facilità. Proprio per questo motivo è importante pulirlo a dovere, il rischio infatti è indurre una contaminazione crociata.
Differenze tra tagliere in plastica e in legno
Il tagliere va sempre lavato dopo ogni utilizzo con acqua e sapone, in modo da eliminare i batteri velocemente. Quando il tagliere è nuovo mantiene una superficie liscia facile da trattare ma in caso di tagli e solchi provocati dal coltello, è bene approfondire queste aree e strofinare in maniera più intensa. La regola vuole che il lavaggio sia a mano perché la lavastoviglie tende, con il tempo, a deformare e a rompere il tagliere. Subito dopo andrà asciugato bene e oliato così da preservare la lucentezza del legno. Quelli in plastica sono notoriamente più semplici da lavare e non necessitano di alcuna manutenzione, motivo per cui sono in molti a preferirli. Bisogna, però, considerare che quelli in legno salvaguardano la lama dei coltelli e la fanno durare più a lungo, offrendo una maggiore stabilità durante il taglio.
Come pulire un tagliere in legno
Il primo step è il lavaggio con acqua calda e sapone, il tagliere va lavato sempre da entrambi i lati in quanto, in caso di carne rossa tagliata, il succo può scorrere e contaminare anche le zone più impensate. Se il tagliere ha il manico, procedere anche al trattamento della fessura. Una volta sciacquato con acqua calda, passare con della candeggina al cloro per ultimare la pulizia. Strofinare lungo le crepe perché è proprio qui che si annidano i germi. Al termine, tamponare con carta assorbente e far asciugare aria prima di mettere il tagliere al suo posto.
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Come evitare la contaminazione crociata
La contaminazione crociata avviene quando i germi si trasferiscono su altri alimenti, causando quindi un rischio alimentare. Può accadere ad esempio tagliando il pollo, se il tagliere viene lavato in maniera inaccurata succede che nelle fessure si annidano i germi e all’uso successivo possono attaccare frutta, verdura e quant’altro. Il risultato è che consumando crudi gli alimenti contaminati si può incorrere in una salmonella o un campylobacter con sintomi fastidiosi come gonfiore addominale, diarrea e nausea. Insomma, non vale davvero la pena sentirsi male solo per non aver adottato i giusti accorgimenti durante il lavaggio del tagliere da cucina.