Coi prezzi del gas alle stelle, ci si chiede se non sarebbe il caso di essere parsimoniosi nell’uso del riscaldamento, quest’anno, ma la scienza parla chiaro: le basse temperature nuociono alla salute.
L’esperimento degli scienziati
La scienza ci dice che 18 gradi sono il punto di svolta in cui il corpo inizia a lavorare per difendere la temperatura interna“, spiega il professor Bailey.
E aggiunge: “Uno dei primi stratagemmi che ha il corpo è la vasocostrizione: i vasi sanguigni si chiudono per mantenere il sangue caldo per gli organi essenziali alla sopravvivenza. È il motivo per cui le estremità degli arti diventano bianche e fredde. La temperatura delle mani e dei piedi di Gallagher è diminuita in media di due gradi. Al contempo la pressione sanguigna sale e il sangue diventa più denso, aumentando il rischio di ictus e infarto, che infatti sono più frequenti d’inverno.”
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Ma non solo: “Auentano anche la frequenza della respirazione e il battito cardiaco mentre il corpo brucia più calorie. È il lavoro in più che l’organismo deve svolgere per mantenere la sua temperatura basale. E di cui paga le conseguenze. Durante l’esperimento Gallagher è stato sottoposto a un test cognitivo e ha avuto più difficoltà a risolverlo di un analogo test eseguito a 21 gradi di temperatura ambientale“
“Arriva meno sangue al cervello”.
Quando abbiamo freddo, arriva meno sangue al cervello, e, spiega Bailey: “I test suggeriscono chiaramente che il freddo è più letale del caldo, c’è un numero maggiore di decessi causati da ondate di freddo rispetto a quelli causati da ondate di caldo” aggiunge.
Il giornalista BBC che si è prestato all’esperimento è rrimasto a dieci gradi solo per mezz’ora, ma non aveva indumenti caldi a coprirlo. Ovvio che vestendosi o stando sotto le coperte si riesce in parte a proteggersi dal freddo. Ma una temperatura più bassa di 18 gradi è comunque pesante per il corpo“.