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10 aprile, giornata mondiale dell’omeopatia

10 aprile, perché questa data?

La data scelta per celebrare la ricorrenza ogni anno è quella della nascita di Samuel Hahnemann, il medico tedesco fondatore dell’Omeopatia nel secolo XVIII. Nella giornata celebrativa si organizzano in tutto il mondo molti eventi, come conferenze e lezioni a contenuto divulgativo e visite omeopatiche gratis.

Cos’è e a cosa serve l’omeopatia?

L’omeopatia è un sistema di cura “non convenzionale” basato sul principio che “il simile cura il simile”. Significa che una sostanza responsabile della comparsa di sintomi in persone sane può aiutare a guarire tali sintomi nelle persone malate. Si tratta di un principio che non ha fondamento scientifico, ma che è molto apprezzato in tutto il mondo. Solo in Italia almeno 9 milioni di persone ricorrono all’omeopatia per curarsi. Tuttavia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha afferma che “l’omeopatia non è una cura e di per sé non apporta alcun beneficio

Storia dell’omeopatia

L’omeopatia nacque a metà del 1700. Il dott Hahnemann non era soddisfatto dei risultati della medicina tradizionale e decise di provare altri rimedi. Per gli esperimenti si rivolse ai volontari e applicò anche le sostanze su se stesso. Per le prime analisi, il medico impiegò la china, che all’epoca si usava per curare la malaria. In seguito ad ogni assunzione, Hahnemann si rese conto che essa provocava febbre intermittente e altre manifestazioni, le stesse che trattava la sostanza nei malati.

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La sua seconda moglie, che sposò dopo avere compiuto 80 anni, passò alla storia per essere diventata la prima donna a curare con l’omeopatia. Tuttavia, Mélanie Hahnemann dovette subire un processo nel 1847 per esercizio illegale della farmacia e della medicina

E’ legale l’omeopatia? chi può essere omeopata?

Sì, è legale perché si trova ricompresa tra le “medicine non convenzionali” (MNC) definite dalle Risoluzioni n. 75/1997 del Parlamento Europeo e n. 1206/1999 del Consiglio d’Europa, Secondo la FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati), l’omeopatia è riconosciuta come “atto medico” dal 2002. La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCEO) avrebbe espresso la sua posizione organizzando dei criteri formativi obbligatori per la qualifica di medico omeopata.

Per esercitare come Omeopata è necessario essere laureati in Medicina e Chirurgia o in Odontoiatria o Veterinaria. Inoltre, bisogna essere iscritti ad un Ordine provinciale. E’ prevista inoltre una formazione specifica riconosciuta per avere l’abilitazione come “Omeopata”. Chi non ce l’ha, commette l’esercizio abusivo della professione medica

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Impiego dell’omeopatia

Le pratiche omeopatiche si usano per gestire numerosi disturbi. Noi vi abbiamo raccontato delle unghie bianche, ma esistono tanti altri che si trattano con la medicina alternativa come otite, dermatite, ipertensione, artrite, ansia ed alcune allergie. La terapia utilizzata per trattare le allergie consiste nell’assunzione di diluzioni della sostanza che provoca l’allergia almeno un mese prima del periodo in cui si verificano i sintomi.

Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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