Ebbene sì! Un’altra truffa sta diventando sempre più diffusa ed è estremamente insidiosa. Ecco “wangiri” la nuova truffa a cui stare attenti!
Wangiri: cos’è?
La truffa telefonica dello squillo, conosciuta con il termine giapponese “wangiri”, sta riemergendo con forza, coinvolgendo sempre più persone in tutto il mondo. Si tratta di una tattica subdola utilizzata dai truffatori per sfruttare la nostra buona fede e ingannarci in modo da farci incappare in costosi addebiti telefonici o abbonamenti non richiesti. Hai appena ricevuto una chiamata persa da un numero straniero. La tentazione di richiamare per scoprire chi c’era dall’altra parte può essere forte, soprattutto se ciò avviene in momenti in cui non ci aspettiamo di ricevere telefonate. Ma questo è esattamente ciò che i truffatori vogliono: attirare la nostra curiosità per farci cadere nella loro rete.
Il termine “wangiri” suggerisce il modus operandi del raggiro: uno squillo e giù. Questa breve chiamata senza risposta è il segnale di partenza per una potenziale truffa. Se decidi di richiamare quel numero, potresti essere indirizzato a un servizio telefonico a pagamento con tariffe esorbitanti. È un vero e proprio tran-tran per i truffatori, che possono lucrare su chiamate brevi ma costose.
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Le chiamate fraudolente possono provenire da numeri con prefissi internazionali come +373 (Moldavia), +383 (Kosovo) e +216 (Tunisia), ma non è raro che arrivino da altri paesi. I truffatori giocano su questo aspetto, utilizzando numeri stranieri per confondere e ingannare le vittime. Se ricadi nella trappola e decidi di richiamare, potresti trovarti di fronte a una spiacevole sorpresa: addebiti ingiustificati sul conto telefonico. Questi servizi a sovrapprezzo sono spesso illegali, ma purtroppo possono essere difficili da fermare prima che facciano danni.
Come aggirare la trappola
Per difendersi da questo raggiro, è importante agire con prudenza e cautela. Verifica sempre il numero del chiamante prima di richiamare. Puoi farlo utilizzando strumenti forniti da autorità come l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom). Se il numero non è registrato o sembra sospetto, è meglio bloccarlo sul tuo telefono per evitare ulteriori fastidi. Inoltre, puoi utilizzare app come Truecaller, che possono aiutare a identificare e filtrare automaticamente le chiamate sospette. È anche importante fare attenzione a non condividere i tuoi dati telefonici in modo non necessario e a limitare l’uso dei cookie durante la navigazione online per evitare di finire in elenchi poco sicuri.
Eliminando l’elemento umano dalla catena degli eventi, possiamo rendere inefficaci molti raggiri, comprese quelle telefoniche. Rimani sempre aggiornato sulle ultime truffe telematiche e impara a proteggere i tuoi dati e i tuoi dispositivi per evitare di diventare una vittima di questi inganni.