WhatsApp non è solo chat e messaggi vocali: con una semplice funzione puoi condividere (o ricevere) la posizione in tempo reale. Ma attenzione: ciò che sembra un innocuo gesto può nascondere implicazioni legali e morali molto serie.
Geolocalizzazione su WhatsApp: uno strumento potente (ma da usare con attenzione)
Con oltre due miliardi di utenti attivi, WhatsApp è diventata una delle app di messaggistica più diffuse al mondo. Tra le tante funzioni disponibili, la condivisione della posizione è spesso sottovalutata, ma può rivelarsi estremamente utile in molte circostanze quotidiane.
Pensa a quando devi incontrare qualcuno in un luogo affollato o in una città che non conosci bene. Invece di scambiarsi messaggi infiniti, basta inviare la posizione in tempo reale e il gioco è fatto. Ma come funziona esattamente?
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Come condividere la posizione su WhatsApp: guida passo passo
Per utilizzare la geolocalizzazione, serve attivare il GPS sul proprio smartphone. Una volta fatto, basta aprire la chat con la persona interessata, cliccare sulla graffetta (Android) o sul simbolo “+” (iPhone), selezionare “Posizione” e scegliere “Condividi posizione in tempo reale”. Si può impostare una durata tra 15 minuti, 1 ora o 8 ore.
Durante questo intervallo, il contatto potrà vedere in diretta dove ti trovi, grazie a una mappa interattiva all’interno della chat. Una funzione davvero utile, ad esempio, per:
- incontrarsi facilmente in un posto affollato
 - monitorare gli spostamenti di un familiare in viaggio
 - far sapere a un amico che si è arrivati a casa sani e salvi
 

Tre metodi per localizzare qualcuno tramite WhatsApp
1. Condivisione spontanea (e legale) della posizione
È il metodo più diretto, trasparente ed eticamente corretto: chiedere a una persona di condividere la sua posizione. Ad esempio, molti genitori lo usano per monitorare i figli quando escono da soli. In questo caso, tutto avviene con il consenso esplicito, senza violare alcuna legge.
2. App di monitoraggio (attenzione: rischio legale!)
Alcuni cercano scorciatoie più invasive, come installare software di tracciamento (es. mSpy) sul telefono della persona da monitorare. Queste app permettono di conoscere la posizione GPS e altre informazioni riservate.
Ma c’è un problema enorme: senza il consenso della persona coinvolta, si tratta di una violazione della privacy, punibile dalla legge. Il rischio? Denunce, multe salate e perfino processi penali.
3. Analisi tecnica tramite WhatsApp Web
Infine, esistono metodi più “tecnici”, accessibili solo a chi ha competenze informatiche avanzate. Ad esempio, con WhatsApp Web è teoricamente possibile ricavare l’indirizzo IP del dispositivo e da lì risalire alla posizione approssimativa.
Anche in questo caso, però, è fondamentale agire nel rispetto della normativa vigente e con una motivazione legittima, come ad esempio un’indagine ufficiale condotta dalle autorità competenti.
Attenzione alla privacy: cosa rischi se usi male questi strumenti
Molti pensano che usare questi “trucchi” sia innocuo, ma in realtà può costare caro. In Italia, la violazione della privacy è disciplinata dal Codice della Privacy e dal Regolamento Europeo GDPR. Chi utilizza sistemi di tracciamento senza autorizzazione può essere perseguito penalmente e ricevere multe anche molto elevate.
Il punto fondamentale è il consenso: se la persona non ha accettato esplicitamente di condividere la sua posizione, ogni forma di localizzazione è illegale.

Geolocalizzazione e responsabilità: questione di fiducia
WhatsApp mette a disposizione strumenti potenti, ma sta a noi usarli con rispetto e consapevolezza. Anche se sapere dove si trova qualcuno può sembrare utile o rassicurante, non bisogna mai dimenticare che ogni persona ha diritto alla propria riservatezza.
In sintesi: chiedi sempre il permesso, parla apertamente e usa queste funzioni solo per motivi validi. Il rispetto della privacy è la base di ogni relazione, online e offline.

Cucinare, viaggiare e scrivere: queste sono le mie grandi passioni. Dal 2012 porto avanti “Le Mille Ricette”, un progetto nato, quasi per gioco, con il fine di condividere la mia voglia di sperimentare in cucina e che oggi è diventato una vera comunità per gli amanti dei fornelli.