La storia che vi stiamo per raccontare è nata con un gran brusio tra gli addetti alla stampa. Una splendida giovane ragazza che sposa un miliardario 89enne. Il più classico dei cliché se non parlassimo di Anna Nicole Smith e James Howard Marshall II.
Chi è Anna Nicole Smith?
Anna Nicole Smith è stata una nota playmate degli anni ’90. La ragazza, nata Vickie Lynn Hogan, veniva da Houston e aveva già un matrimonio alle spalle (a soli 17 anni) e un figlio, quando decise di lasciare la famiglia per cercare qualcosa di più. Approdò in uno strip club dove conobbe un miliardario che aveva da poco perso la moglie, tale James Howard Marshall II. L’anziano imprenditore perse a tal punto la testa da regalarle una villa, un’auto di lusso e dei cavalli, oltre a chiederle di sposarlo più volte.
Persone vicine alla coppia, hanno sempre sottolineato che Anna Nicole Smith non avesse chissà quale interesse per Marshall e che non abitasse con lui, per cui i rapporti erano pochi e diradati. Ufficialmente, come detto nel documentario Netflix uscito da poco “Anne Nicole Smith: la vera storia“, la Smith non voleva sposarlo prima di aver sistemato la sua carriera. Non voleva apparire come una “cacciatrice di dote”.
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E le cose, professionalmente parlando, andarono molto bene: tanto da firmare un contratto milionario per la rivista Playboy. In quel periodo Anne Nicole Smith si rifece il seno, ma non sopportando il dolore cominciò a fare ingente uso di antidolorifici, entrando in una spirale di dipendenza. Nel 1993 divenne Playmate dell’anno e l’anno successivo convolò a nozze con Marshall, non prima di aver firmato un contratto prematrimoniale in cui le veniva assegnato la metà degli averi alla morte del marito.
Cosa accadde alla morte del marito?
Come da copione, 14 mesi dopo il matrimonio, James Howard Marshall II morì, lasciando i suoi averi alla moglie. Peccato che il figlio, Pierce Marshall, intentò una lunga causa con il fine di estrometterla dai beni finanziari paterni. Ed è qui che comincia un giro tragi-comico. Un primo giudice fallimentare le assegna la somma di 449.754.134 dollari. Pierce fece ricorso in appello e vinse la causa l’anno successivo, nel 2001, costringendo la Smith a rinunciare all’eredità e a pagare le spese legali per un totale di 1 milione di dollari. Nella causa del 2002 l’avvocato patteggiò che potesse avere almeno 88 milioni di dollari. La Corte di Appello del 2004 stabilì invece di escluderla dagli eredi. Infine, nel 2005 il governo statunitense la appoggiò ma la Smith non riuscì mai vedere il patrimonio.
La morte improvvisa del figlio 20enne, a causa di alcool e droga, la gettò in una spirale di depressione. Nonostante avesse una figlia piccola, venne trovata priva di sensi in una camera d’albergo nel 2007. Morì durante il trasporto in ospedale, nel suo corpo 9 sostanze diverse. La paternità della figlia divenne un giallo, anche perché l’unica erede del patrimonio di Anna Nicole Smith. Dopo la sua nascita affermò di averla concepito con il suo avvocato, ma dopo la morte il test del DNA provò che il padre era un altro, tale Larry Birkhead, fotografo e amante tra il 2005 e il 2006.
Ancora oggi il luogo di sepoltura di Anna Nicole Smith è visitato da migliaia di fan che lasciano un fiore e un ricordo sulla tomba della diva. Per molti era l’incarnazione di Marilyn Monroe con cui ha condiviso la bellezza, ma anche la vita sfortunata.
La piccola Dannyelinn aveva 5 mesi quando sua madre morì. Oggi ha 14 anni e vive con il suo vero padre. Come potete notare dalla foto, è una copia sputata della mamma.