Southport, Regno Unito, l’estrema destra in rivolta: la testimonianza di un genitore.

By Iole Di Cristofalo

Southport, un evento difficile da raccontare all’inizio per colpa delle fake news: che cosa è successo a tre minori durante un evento di bambini?

A Southport, nel Regno Unito, è scoppiata da fine luglio una gigantesca protesta dopo la morte di tre bambine per accoltellamento. Una manifestazione che sta contagiando anche altri centri urbani e con al centro l’estrema destra che sta attaccando forze dell’ordine ma anche luoghi dove sono ospitati immigrati. Una vicenda difficile da raccontare perché se da una parte c’è di fatto l’accoltellamento di tre bambine dall’altra c’è un flusso di fake-news, come riportano IlPost e Skynews, che circolando alimentano la violenza con la disinformazione. Partiamo dal principio, che cosa successo in un lunedì pomeriggio e nei giorni successivi?

Southport è una città costiera a pochi chilometri da Liverpool. Un ragazzo ha accoltellato undici persone, tre bambini sono morti e nove persone sono state ferite. Tutto è successo durante un evento di danza e yoga per bambini dai due ai sei anni; due adulti sono stati feriti proteggendo i minori con il proprio corpo. L’attacco è avvenuto alle 13:00, orario italiano. La polizia è riuscita ad arrestare un ragazzo di diciassette anni che poi è stato interrogato e incriminato per omicidio e tentato omicidio.

Sull’identità del ragazzo sono circolate diverse informazioni, molte delle quali erano fake news. Le origini dell’assassino non sono inglesi e questo ha scatenato un’ondata di violenza dell’estrema destra contro l’immigrazione e, soprattutto, contro le persone di origine musulmana.

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L’evolversi delle proteste fino ad oggi da Southport fino ai centri urbani più vicini

Southport: fiori e doni in omaggio alle tre bambine e con il cordoglio per le loro famiglie
Southport: fiori e doni in omaggio alle tre bambine e con il cordoglio per le loro famiglie (Fonte: Google)

Dopo che giovedì è stata rivelata l’identità del diciassettenne, nato nel Regno Unito da genitori di origini ruandesi, arrestato per l’omicidio di tre bambine a Southport, sono iniziate violente proteste da parte di manifestanti di estrema destra in tutto il paese. Venerdì notte a Sunderland, vicino a Newcastle, le proteste hanno coinvolto centinaia di persone, con incendi di automobili ed edifici, vetrine rotte e tre poliziotti feriti. Otto persone sono state arrestate. Durante la settimana, altre proteste si sono verificate a Londra, Hartlepool, Manchester e Aldershot, con ulteriori manifestazioni previste per il fine settimana.

Secondo la BBC, ci sono stati disordini anche a Hull, Liverpool, Bristol, Stoke-on-Trent, Blackpool e Belfast, con lanci di oggetti, saccheggi e attacchi alla polizia. In alcuni casi, i manifestanti hanno cercato di impedire ai pompieri di spegnere gli incendi. Il Primo Ministro Sir Keir Starmer ha promesso il pieno sostegno del governo alle forze di polizia contro gli “estremisti” e ha annunciato una maggiore protezione per le moschee del Regno Unito. La comunità musulmana ha manifestato angoscia e ha chiesto tutele, mentre le autorità cercano di contenere la violenza scatenata da fake news e strumentalizzazioni dell’ultradestra islamofoba e anti-immigrazione.

La ministra dell’Interno, Yvette Cooper, ha dichiarato che i rivoltosi “pagheranno il prezzo della loro violenza”. A Sunderland, alcuni agenti sono rimasti feriti durante gli scontri. Cooper ha sottolineato che la polizia ha il pieno appoggio del governo per prendere misure forti contro i disordini.

Poteva essere mio figlio, le testimonianze di chi ha saputo ma non c’era

Southport: foto dal web della cittadina di mare vicina a Liverpool
Southport: foto dal web della cittadina di mare vicina a Liverpool

Eventi quelli di Soutport che hanno sconvolto tanti genitori ma anche tante personalità famose, il pomeriggio di danza e yoga aveva al centro Taylor Swift che ha commentato quanto successo. Ma tra le testimonianze quella di un genitore che ha lasciato i propri figli nella casa dei nonni che si trova proprio a Southport, era andato a trovare la sua città natale ma si è staccato dalla sua famiglia per andare a lavorare e poi ritornare.

Il suo racconto si legge sul The Guardian: “Non lo intendo come un modo di dire: il tempo di percorrenza tra lo studio di yoga dove sono avvenuti gli attacchi e la mia casa di famiglia è esattamente di cinque minuti, o un minuto di macchina. Telefonate di panico hanno confermato che mia figlia e i suoi cugini erano al sicuro. Il sollievo che mi ha travolto il corpo era palpabile. Ma è stato presto seguito dal dolore per la portata della tragedia che si era verificata e dalla consapevolezza che questo atto avrebbe lasciato cicatrici per le vittime e la comunità che non sarebbero mai guarite“.