La presenza del batterio Salmonella spp è alla base del richiamo, da parte del produttore, di due lotti di produzione di Tastasale a marchio “Il Pronto da Cuocere” e distribuito nei supermercati Despar del Nord-Est.
La comunicazione del richiamo, diffusa dal ministero della Salute, è relativa alla confezione da due pezzi da 500 gr. complessivi, con codice art. 345864 e identificata con i numeri di lotto L6125220077 e L6125240077 e con date di scadenza, rispettivamente, 16/01/2023 e 18/01/2023.
Cosa sia il tastasale è presto detto: si tratta di una specialità alimentare veronese, ma il cui consumo è diffuso in tutto il Veneto, a base di impasto crudo di carne suina. Con questo composto, si preparano risotti, sughi e molte altre ricette tipiche del territorio.
Il prodotto è stato lavorato dall’azienda Aspiag Service Srl nello stabilimento identificato con il marchio IT S1P24 CE.
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Se avete acquistato questo prodotto, con il numero di lotto e la data di scadenza indicati, quindi, non consumatelo e restituitelo al punto vendita dove lo avete acquistato.
Cos’è la Salmonellosi
La Salmonella è il batterio più diffuso nelle infezioni da alimenti ed è presene in oltre 2000 varianti. Salmonellosi è il nome dell’infezione che provoca.
L’infezione è, per lo più gastroenterica, e può colpire tanto gli esseri umani quanto gli animali domestici, (compresi i rettili domestici come iguane e tartarughe d’acqua), da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e animali selvatici.
Sono infatti proprio gli animali gli incubatori per eccellenza ed i trasmettitori inconsapevoli della salmonella: il consumo a crudo – o senza che sia stato applicato alcun processo di pastorizzazione – delle loro carni, latte, uova e derivati può trasmettere facilmente il batterio. Attenzione, però: anche l’acqua non potabile può veicolare il batterio della Salmonella.
I sintomi della salmonellosi
Come detto, si tratta, per la maggior parte, di disturbi gastrointestinali: febbre, dolori addominali, nausea, vomito e diarrea sono le principali e più frequenti manifestazioni. Ma, nei casi estremi, si può arrivare anche a forme di infezioni molto più gravi che colpiscono ossa e meningi: a questo rischio sono maggiormente possono essere, per lo più, anziani e bambini e, comunque, soggetti che abbiano un sistema immunitario compromesso o deficitario.
Fortunatamente, però, lo spettro di possibilità che tale eventualità si verifichi è piuttosto contenuto. Ciò nonostante, il suggerimento è sempre quello di rivolgersi al medico e di seguirne le indicazioni.
Dove si trova la Salmonella
Tra gli alimenti che maggiormente si prestano al rischio di trasmettere la Salmonella vi sono uova, latte, carne e tutti i loro derivati, soprattutto se consumati crudi, poco cotti oppure se non sono stati pastorizzati. Ma non solo: si può trovare anche in salse, condimenti per insalate, gelati artigianali e commerciali, dolci, creme o relativi preparati. E, ancora, in frutta e verdura – non pastorizzate e contaminate dopo il taglio – e i loro derivati, come estratti e spremute.
Il batterio dimostra un’eccellente resistenza: infatti si può trasmettere anche semplicemente toccando superfici, utensili da cucina o qualunque altra cosa sia stata, prima, a contatto con un soggetto infetto.
Come proteggersi dalla Salmonella
Principalmente, il modo migliore per limitare i rapporti con la Salmonella è mantere un alto livello di igiene, lavandosi spesso le mani o disinfettandole. E facendo lo stesso con tutta la cucina. Dopodiché, utilizzare la massima attenzione ed evitare i cibi non pastorizzate e frutta e verdura ben puliti e, se il caso, disinfettati.
Infezioni da Salmonella, come curarle
Quasi sempre l’infezione da Salmonella, o salmonellosi, si manifesta nella sua forma più lieve e, nell’arco di 2 o 3 giorni al massimo si risolverà da sola, con l’espulsione dei germi attraverso il vomito e la diarrea. Perciò, in questi casi, meglio evitare di assumere antidiarrotici o simili, perché potreste prolungare gli effetti dell’infezione, impedendo al vostro corpo di eliminare i batteri. Sarà, però , consigliabile reintegrare liquidi e sali minerali con fermenti lattici e probiotici.
Soltanto nelle forme più invasive dell’infezione si tende ad un possibile ricovero ospedaliero e qualora i sintomi non siano intestinali o colpiscano neonati al di sotto dei 3 mesi di età oppure soggetti già sofferenti di patologie degenerative croniche. Sconsigliato l’uso di antibiotici, nonostante la salmonellosi sia un’infezione di natura batterica, perché potrebbe indurre resistenza da parte del batterio.