A riportarlo è Bloomberg: il calo utenti di Netflix sta causando un’ ansia dilagante ed una forte demoralizzazione tra i dipendenti di Neftlix.
Quest’anno la piattaforma ha fatto registrare dati disastrosi, un duro colpo se si pensa al fatto che negli ultimi anni è stato il buisness che ha fatto da datore di lavoro ai più stellati di Hollywood.
Cosa dicono dipendenti ed ex dipendenti
I dipendenti e gli ex-dipendenti che hanno parlato con Bloomgerg hanno riferito di un “netto cambio alla cultura aziendale” affermando che Netflix è diventata sempre più esigente in termini di impegno.
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Ora che è tempo di ammortizzare i costi, Netflix ha fatto sapere che sceglierà una line ancora più dura, visto che non può permettersi errori di alcun genere.
L’introduzione di una gerarchia
Alcune modifiche sono già state introdotte: come ad esempio quella che riguarda l’organizzazione in gerarchie dei team di sviluppatori.
Prima, infatti, a Netflix erano tutti sullo stesso piano. Ora i team sono invece divisi in junior e senior.
Netflix ha giustificato tale cambiamento con la meritrocrazia: è un modo per fare avanzare di carriera più meritevoli, insomma.
Ma i dipendenti storcono il naso, e imputano invece questo repentino cambio di passo con un malcelato tentativo di nascondere la volontà di ammortizzare i costi.
La verità potrebbe in realtà stare ne mezzo: i dipendenti di Netlfix sono passati da 2000 a 11000 ed è lecito che la società voglia riorganizzare il personale ripartendo da basi sì più meritocratiche ma che contemporaneamente riducano i costi.
Netflix deve ora, cioè, operare un distinguo quando va ad assumere personale: la politica del “tutti uguali” non funziona più, non quando hai 11000 dipendenti.
Non si sa ancora dove porterà il futuro di Netlfix: l’unica cosa certa è che il suo Ceo, Hastings, rimarrà al timone ancora per un po’.