Ogni truffa telefonica lascia il tempo che trova, ora è il momento di quella del prefisso +33. Ecco di cosa si tratta e come difendersi!
Truffa del +33: cos’è?
Le truffe telefoniche continuano a rappresentare una minaccia costante per molti utenti, colpendo persone in tutto il mondo con tecniche sempre più sofisticate e difficili da riconoscere. Negli ultimi giorni, numerose segnalazioni hanno evidenziato un aumento delle truffe telefoniche provenienti da numeri francesi, identificati dal prefisso +33. Questa pratica, conosciuta appunto come “truffa con prefisso +33“, è uno stratagemma insidioso che ha come unico obiettivo quello di ingannare gli utenti per sottrarre loro informazioni sensibili e, nei casi peggiori, anche denaro.
Il meccanismo alla base di questa truffa è simile a quello di altri raggiri telefonici internazionali, come quello con prefisso +31, già noto per aver truffato numerose vittime in passato. Solitamente, l’utente riceve una chiamata apparentemente innocua. Rispondendo, una voce preregistrata invita a ricontattare un numero specifico, spesso tramite l’applicazione di messaggistica WhatsApp.
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L’inganno si cela dietro la promessa di guadagni facili e rapidi, che possono spaziare da compensi per azioni banali come mettere “like” o commentare post sui social network, fino a proposte di lavori ben remunerati o investimenti garantiti. Tuttavia, queste proposte si rivelano solo specchietti per le allodole: l’obiettivo è quello di indurre la vittima a condividere dati personali o informazioni finanziarie, come i dettagli della carta di credito, che vengono successivamente utilizzati per frodare l’utente.
Una volta forniti i dati richiesti, l’illusione svanisce e l’utente si ritrova non solo senza alcun guadagno, ma spesso anche con denaro sottratto se è stato richiesto un pagamento anticipato. Questi truffatori sfruttano l’ingenuità delle persone, facendo leva sul desiderio di ottenere un vantaggio economico immediato o di accedere a opportunità che sembrano troppo vantaggiose per essere ignorate.
Le modalità di contatto non si limitano solo alle chiamate telefoniche. In molti casi, la truffa si manifesta anche attraverso messaggi su WhatsApp o SMS, sempre con numeri caratterizzati dal prefisso +33. Questi messaggi possono contenere offerte di lavoro, investimenti che garantiscono rendimenti straordinari o persino tentativi di truffa romantica, in cui il truffatore si finge interessato a instaurare una relazione personale, solo per approfittare delle emozioni della vittima. Il modus operandi ricorda altre truffe simili, come quella con il prefisso +91, proveniente dall’India, in cui l’obiettivo è sempre lo stesso: ottenere denaro tramite l’inganno.
Attiva subito le tue difese
Per difendersi da queste truffe è fondamentale essere vigili e adottare una serie di misure di prevenzione. Nonostante possano sembrare banali, queste precauzioni possono fare la differenza tra diventare vittima di un raggiro o evitarlo. In primo luogo, è consigliabile non rispondere a chiamate provenienti da numeri internazionali sconosciuti, specialmente se accompagnati da prefissi sospetti come +33.
Se si riceve una chiamata da un numero che non si riconosce, il metodo più sicuro è ignorarla e bloccare il contatto, evitando di dare qualsiasi tipo di seguito alla conversazione. Inoltre, se si riceve un messaggio, è altrettanto importante non rispondere e soprattutto non cliccare su eventuali link contenuti nel testo. Questi link, infatti, possono reindirizzare a siti pericolosi, pensati per raccogliere informazioni sensibili o infettare il dispositivo con malware.
Un altro passo importante per proteggersi è segnalare immediatamente i numeri sospetti alle autorità competenti o ai servizi di sicurezza del proprio operatore telefonico. In questo modo, si contribuisce non solo a proteggere se stessi, ma anche a ridurre la diffusione di questi tentativi di truffa, impedendo che altri utenti possano essere colpiti dallo stesso numero. È sempre una buona idea mantenere aggiornate le impostazioni di sicurezza del proprio smartphone, attivando funzioni di blocco automatico per numeri sconosciuti o provenienti da prefissi internazionali.
Oltre alle precauzioni individuali, è utile ricordare che la conoscenza è una delle armi più efficaci contro le truffe. Essere consapevoli delle tecniche utilizzate dai truffatori, e conoscere i segnali di allarme che accompagnano questi tentativi di frode, può aiutare a identificare immediatamente una truffa e ad evitarla. Non bisogna mai fidarsi di proposte che appaiono troppo buone per essere vere, specialmente se arrivano da fonti sconosciute o poco trasparenti. I cybercriminali contano sull’effetto sorpresa e sulla scarsa informazione delle vittime, quindi essere informati e diffidenti è fondamentale.
In generale, è buona norma non condividere mai informazioni personali, come i dati del conto bancario o della carta di credito, con persone o aziende di cui non si ha una certezza assoluta. Molte delle vittime di queste truffe riferiscono di essere state ingannate da offerte apparentemente legittime, per poi scoprire troppo tardi che si trattava di frodi ben orchestrate. Inoltre, è sempre consigliabile fare ricerche approfondite su qualsiasi proposta di lavoro o investimento che venga ricevuta, verificando l’affidabilità della fonte e consultando opinioni di altri utenti.
Infine, se si sospetta di essere caduti vittima di una truffa, è essenziale agire tempestivamente. Bloccando immediatamente il numero, cambiando le password di accesso ai propri account e, se necessario, contattando la banca per monitorare eventuali transazioni sospette, è possibile limitare i danni. In casi estremi, può essere utile denunciare l’accaduto alle autorità, che spesso hanno i mezzi per indagare e fermare questo tipo di attività criminali.