La cucina ad induzione vs la cucina tradizionale
La cucina ad induzione è un tipo di cottura che sfrutta il principio dell’induzione elettromagnetica per riscaldare le pentole. La cucina tradizionale, invece, è un tipo di cottura che usa una fiamma o una resistenza elettrica per riscaldare le pentole.
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Le differenze principali tra la cucina ad induzione e quella tradizionale: pro e contro della cucina ad induzione
Ci sono notevoli differenze tra la cucina ad induzione e la cucina tradizionale, sia in termini di vantaggi che di svantaggi. Di seguito ve ne presentiamo 5.
È più veloce
La cucina ad induzione è più veloce di quella tradizionale, perché il calore si trasmette direttamente alla pentola senza dispersioni. Per esempio, per portare a ebollizione un litro d’acqua ci vogliono circa 3 minuti con l’induzione e circa 6 minuti con il gas
È più efficiente
La cucina ad induzione è più efficiente della cucina tradizionale, perché consuma meno energia elettrica e produce meno calore residuo. Per esempio, per cuocere un chilo di pasta ci vogliono circa 0,2 kWh con l’induzione e circa 0,4 kWh con il gas
È più sicura
La cucina ad induzione è più sicura della cucina tradizionale, perché non c’è il rischio di bruciarsi con la fiamma o di provocare incendi. Inoltre, la piastra si riscalda solo se c’è una pentola sopra e si spegne automaticamente se non viene usata.
È più facile da pulire
La cucina ad induzione è più facile da pulire della cucina tradizionale, perché ha una superficie liscia e piana che non si sporca con i residui di cibo o di grasso. Basta passare un panno umido per rimuovere lo sporco;
È più costosa
La cucina ad induzione ha un costo maggiore della cucina tradizionale, sia per l’acquisto che per la manutenzione. Inoltre, richiede delle pentole apposite, che devono essere in materiale ferromagnetico e avere una base piatta e liscia. Le pentole normali non funzionano con l’induzione.
I costi di installazione della cucina ad induzione
Il costo di installazione di una cucina ad induzione dipende da vari fattori, come il modello, la dimensione, la potenza, il tipo di collegamento elettrico e il tipo di intervento necessario. In generale, si può dire che il costo medio di installazione di una cucina ad induzione si aggira tra i 300 e i 500 euro, comprensivi di materiali e manodopera.
Tuttavia, il costo può variare molto a seconda delle caratteristiche specifiche della cucina ad induzione e della situazione della casa. Per esempio:
- Il modello: esistono diversi modelli di cucina ad induzione, che possono avere un numero variabile di zone cottura, diverse funzioni e diversi design. Il costo del modello influisce sul costo totale dell’installazione:
- La dimensione: la dimensione della cucina ad induzione determina lo spazio necessario per inserirla nel piano cottura. Se lo spazio è sufficiente, l’installazione è più semplice e meno costosa. Se invece lo spazio è insufficiente o inadatto, bisogna modificare il piano cottura o sostituirlo, con un aumento del costo;
- La potenza: la potenza della cucina ad induzione determina il consumo energetico e il tipo di collegamento elettrico necessario. Se la potenza è elevata, bisogna verificare che l’impianto elettrico sia adeguato e che ci sia un contatore sufficiente. Se invece la potenza è bassa, si può usare un collegamento elettrico standard;
- Il tipo di collegamento elettrico: dipende dalla potenza della cucina e dalla presenza o meno di una presa elettrica vicino al piano cottura. Se c’è una presa elettrica adeguata, basta collegare la spina. Se invece non c’è, o la presa non è adeguata, bisogna fare dei lavori di cablaggio o di adeguamento dell’impianto elettrico, che naturalmente fa lievitare i costi;
- Il tipo di intervento: in questo caso, l’intervento dipende dalla situazione della casa e dalle esigenze del cliente. Se si tratta di una sostituzione di una vecchia cucina a gas o elettrica con una nuova cucina ad induzione, è più semplice e meno costoso. Se invece si tratta di una nuova installazione o di una ristrutturazione completa della cucina, andremo a pagare molto di più.
Pentole ad induzione, i migliori materiali
Le pentole ad induzione devono avere due caratteristiche fondamentali: devono essere in materiale ferromagnetico e devono avere una base piatta e liscia. Questo perché la cucina ad induzione funziona creando un campo magnetico che induce delle correnti elettriche nella pentola, che si riscalda per effetto Joule. Se la pentola non è ferromagnetica o ha una base irregolare, il campo magnetico non si crea o si crea in modo inefficace.
I materiali migliori per le pentole ad induzione sono:
Acciaio inossidabile, non sempre ferromagnetico
L’acciaio inossidabile è un materiale resistente, igienico e facile da pulire. Tuttavia, non tutti i tipi di acciaio inossidabile sono ferromagnetici, quindi bisogna verificare che la pentola sia compatibile con l’induzione. Inoltre, l’acciaio inossidabile ha una scarsa conducibilità termica, quindi bisogna scegliere delle pentole con uno strato di alluminio o rame tra le pareti o sul fondo.
Ghisa, materiale molto ferromagnetico
La ghisa, per contro, è un materiale molto ferromagnetico, robusto e duraturo. Ha anche una buona conducibilità termica e una buona capacità di mantenere il calore. Tuttavia, la ghisa è pesante, fragile e tende a arrugginirsi se non viene trattata adeguatamente. Inoltre, la ghisa può graffiare la superficie della piastra ad induzione se non ha un rivestimento smaltato o antiaderente.
Alluminio, un materiale leggero ed economico
L’alluminio è un materiale leggero, economico e con una buona conducibilità termica. Tuttavia, l’alluminio non è ferromagnetico, quindi bisogna scegliere delle pentole con un disco di acciaio sul fondo che permetta l’induzione. Inoltre, l’alluminio può deformarsi con il calore e può reagire con alcuni alimenti acidi se non ha un rivestimento antiaderente o ceramico.