Il vino in Italia
Come sapete, da Ultimedalweb vi parliamo spesso di alimentazione e vi raccontiamo le ultime novità e tendenze in questo settore, inclusi i richiami alimentari. Ed è che a noi piace molto trasmettere, quando si può, il concetto di un’alimentazione sana e corretta. Oggi vi parleremo del vino nel nostro Paese, anche se non è la prima volta che da ultime vi parliamo di vino. Abbiamo affrontato la guerra delle etichette, i trucchi per evitare il mal di testa da vino, e il successo di Vinitaly, tra gli altri.
Abbiamo scelto l’argomento perché le polemiche che ha attirato la decisione adottata da parte dell’Irlanda sull’obbligo di indicare sulle etichette che il vino danneggia la salute ci hanno fatto riflettere. Più recentemente, il 30 di maggio, l’area Studi di MedioBanca ha pubblicato i dati aggiornati sul consumo di vino nel nostro Paese. Abbiamo approfittato per presentarvi uno stralcio.
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Richiami alimentari (ragù, salame, popcorn, biscotti, ecc.)
Richiami alimentari uova e Muesli. Pericolo salmonella
L’Italia è il maggiore produttore di vino al mondo
Secondo l’Osservatorio del Vino Italiano, l’Italia è il maggior produttore di vino nel mondo: quasi un quinto del vino prodotto a livello globale viene dal nostro Paese, per l’esattezza il 18,5%. I primi 5 paesi per produzione di vino sono: Italia (49.066.000 ettolitri), Francia (46.944.000 ettolitri), Spagna (46.493.000 ettolitri), Stati Uniti (27.216.000 ettolitri), Australia (10.901.000 ettolitri). Nel Mondo in totale nel 2022 si sono prodotti per il consumo non personale 264.643.000 ettolitri di vino.
Per quanto riguarda la superficie coltivata, l’Italia si trova al quarto posto, subito dopo Spagna, Francia e Cina. CIl nostro Paese dedica alla coltivazione delle viti il 12,5% delle superfici vitate del mondo.
Il Veneto è la Regione italiana con una maggiore produzione di vino, mantenendo la stessa posizione del 2021, e incrementando il volume di ettolitri. L’Emilia Romagna e l’Abruzzo lo seguono. La Toscana è la regione che ha registrato il dato più basso, seguitaa distanza ravvicinata dalla Sicilia. In tutto, nell’ultimo anno l’Italia ha registrato un +3% di produzione.
Relativamente alle preferenze per gli acquisti, nel 2022 il 77% degli acquirenti ha preferito il vino fermo.
I vini con denominazione protetta più imbottigliati
Per quanto riguarda i vini a denominazione protetta, la produzione in Italia è ragguardevole, con un totale di 16.489.987 ettolitri, pari a 2.198.664.924 bottiglie. Le preferenze di consumo sul prodotto Dop sono: Prosecco (500.353.333 bottiglie), Delle Venezie Doc (233.698.267 bottiglie), Montepulciano d’Abruzzo (101.028.400 bottiglie), Conegliano Valdobbiadene Prosecco (92.157.467 bottiglie), Asti e Moscato d’Asti (91.794.933 bottiglie), Chianti (91.342.400 bottiglie), Sicilia Doc (90.583.467 bottiglie).
Le principali cantine italiane
Le principali cantine che si contendono la produzione del vino in Italia sono le seguenti: CANTINE RIUNITE & CIV, ARGEA, ITALIAN WINE BRANDS, CAVIRO, CAVIT CANTINA VITICOLTORI, SANTA MARGHERITA, FRATELLI MARTINI SECONDO LUIGI, MARCHESI ANTINORI, CASA VINICOLA ZONIN, MEZZACORONA. Molte di esse sono cooperative (Cantine Riunite & Civ, Caviro), mentre altre sono principalmente a conduzione familiare (Zonin, Atinori, Santa Margherita) .
A questo punto riteniamo necessario segnalare il fenomeno dell’enoturismo. Le visite e degustazione in cantine nel 2022 sono cresciute esponenzialmente (67%) ma il dato potrebbe essere disturbato dalla fine delle restrizioni dovute alla pandemia del Covid-19.
Per il 2023 si attende una crescita del fatturato pari al +3,3% complessivo, con una crescita degli spumanti pari al +5,2%.
I benefici del vino, se assunto con moderazione
I benefici del vino sono numerosi, dicono gli esperti e non solo. Ma è necessario bere con moderazione. Questo lo abbiamo già affrontato in un altro articolo. Adesso vi raccontiamo i benefici che potrebbe apportare al corpo e alla mente un cacice di buon vino: sarebe un ottimo alleato per perdere peso, potenzierebbe il nostro cervello, farebbe guarire le infezioni delle gengive, aumenterebbe le endorfine e stimolerebbe il nostro apparato cardiovascolatore.