Mark Zuckerberg ha annunciato che il suo impero dei social media e al lavoro per costruire quello che sostiene sarà il supercomputer di intelligenza artificiale più veloce del mondo come parte dei piani per costruire l’oramai famigerato metaverso virtuale.
Per chi non sapesse cosa è il Metaverso, facciamo un veloce recap.
A ottobre, Mark Zuckerberg ha annunciato di stare lanciando Meta, una nuova, innovativa piattaforma nata dalle ceneri di Facebook.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Come in molti di voi avranno notato, infatti, quando aprite le app firmate Zuckerberg, non appare più il logo “Facebook” nella parte inferiore dello schermo, ma “Meta”.
Bene, Meta sta per Metaverso, che sarebbe una sorta di universo virtuale, uno spazio infinito in cui l’utente può interagire, giocare, e perchè no, anche lavorare.
L’idea del CEO di uno dei social più grandi del mondo, è infatti quella di creare uno spazio virtuale dove l’utente può condurre una quasi-seconda vita.
Al di là delle critiche ricevute dal magnate dell’era dei social media, complice anche la paura dell’alienazione cui tali sorte di universi viruali potrebbero portare, Meta continua quotidianamente a far parlare di sè.
Il fondatore di Facebook ha infatti appena annunciato in un post sul blog che il metaverso, questo concetto che fonde il mondo fisico e digitale attraverso la realtà virtuale e aumentata, richiederà come è ovvio una “enorme potenza di calcolo“. E per farlo serve un supercomputer.
Il supercomputer AI, è stato soprannominato AI Research SuperCluster (RSC) dal business Meta di Zuckerberg, ed è già “il quinto più veloce al mondo“, ha detto la società.
“Le esperienze che stiamo costruendo per il metaverso richiedono un’enorme potenza di calcolo (quintilioni di operazioni al secondo!) e RSC consentirà nuovi modelli di intelligenza artificiale in grado di imparare da trilioni di esempi, comprendere centinaia di lingue e altro ancora “, ha scritto Zuckerberg-
I ricercatori di Meta hanno detto che l’RSC è costituito da migliaia di processori in grado anche di identificare i contenuti dannosi sulle sue piattaforme. Tuttavia, il metaverso, che Meta ammette essere ancora lontano anni dall’essere un concetto a tutti gli effetti, è una parte fondamentale dei piani dell’azienda .
“Speriamo che RSC ci aiuti a costruire sistemi di intelligenza artificiale completamente nuovi in grado, ad esempio, di alimentare traduzioni vocali in tempo reale a grandi gruppi di persone, ognuna delle quali parla una lingua diversa, in modo che possano collaborare senza problemi a un progetto di ricerca o giocare insieme a un gioco AR”, hanno scritto i ricercatori. “In definitiva, il lavoro svolto con RSC aprirà la strada alla costruzione di tecnologie per la prossima importante piattaforma di elaborazione: il metaverso, in cui le applicazioni e i prodotti basati sull’intelligenza artificiale svolgeranno un ruolo importante”.