Oggi 24 gennaio si celebra la quinta giornata internazionale dell’educazione. Una ricorrenza, che ci ricorda quanto ancora nel mondo ci siamo bambini e bambine che non vanno a scuola (244 milioni) e che non sanno leggere o scrivere (617 milioni). I dati forniti dall’UNESCO parlano chiaro.
Per questo motivo, si è cercato di provvedere e negli anni si sono fatti dei piccoli passi avanti. Partendo dall’articolo 26 della Costituzione, che garantisce come obbligatoria e gratuita l’istituzione elementare, alla Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989 che stabilisce che l’istruzione superiore sia accessibile a tutti.
Nel 2018 è stata stabilita la data del 24 gennaio come giornata internazionale dell’educazione, ed oggi, sempre più nell’ottica di rispettare gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, si è cercato di focalizzarsi sull’importanza di un istruzione equa, di qualità ed inclusiva.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
L’UNESCO dedica la Giornata internazionale dell’educazione 2023 alle ragazze e alle donne afghane.
Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO ha motivato la scelta:
“Nessun paese al mondo dovrebbe impedire alle donne e alle ragazze di ricevere un’istruzione. L’istruzione è un diritto umano universale che deve essere rispettato. La comunità internazionale ha la responsabilità di garantire che i diritti delle ragazze e delle donne afgane siano ripristinati senza indugio. La guerra contro le donne deve finire“.
Ad oggi infatti ci sono 2,5 milioni di giovani donne che non frequentano la scuola e 1,2 milioni di ragazze a cui è stato negato l’accesso all’educazione superiore. L’UNESCO tuttavia si sta muovendo sempre più nella direzione di garantire una base di istruzione per le donne afghane, sia attraverso lezioni a distanza con stazioni radio che possono raggiungere una fetta di popolazione più ampia, sia cercando di creare scuole, poiché senza un’aula si perde l’integrazione sociale, il vivere insieme, essere gruppo classe.
“Non può esserci sviluppo umano integrale senza educazione. L’educazione di base è il primo obiettivo d’un piano di sviluppo. La fame d’istruzione non è in realtà meno deprimente della fame di alimenti“ha affermato il papa.
Il suo pensiero altro non è che in linea con il tema di questa quinta giornata: “Per investire sulle persone bisogna dare priorità all’istruzione”.