L’Epifania, una festa che si vive in strada e che serve per ripartire
Si dice sempre, Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi, ma se è vero che nei proverbi si nascondono verità popolari antiche, nel caso dell’Epifania qualcosa questo famoso detto non dice. Ebbene, anche l’Epifania che chiude le feste natalizie in qualche modo non si vive del tutto in casa e con i propri genitori o parenti. Infatti, facendo un giro di tutte le regioni si nota come il giorno della Befana e dei Re Magi si viva con feste, riti, pellegrinaggi, regate, falò propiziatori che ti portano fuori dalle mura domestiche e non solo per vivere un momento religioso ma anche di preparazione al rientro lavorativo.
Il falò è un segno di riemergere nella vita, il pellegrinaggio o la regata è anche un atto di forza e di resistenza. Che rappresenti i Re Magi, che hanno affrontato un lungo viaggio nel deserto per arrivare a Gesù, o che rappresenti la Befana, anziana signora che affronta il giro del mondo per portare i regali ai bambini, poco importa.
Tradizioni, feste e momenti pittoreschi, come il volo della Befana di Piazza Navona, rappresentano una benedizione per il rientro, rappresentano la fatica vissuta dai personaggi tipici di questa festività nelle loro missioni, si chiude un tempo di preghiera, riflessione e anche famigliare importante. L’epifania così si vive anche con gli amici, gli amici e la propria famiglia, oppure con i propri vicini di casa o i concittadini. Si condividono i dolci più buoni, da pasto natalizio e di strada. Vediamo quali sono i dolci tipici da gustare nelle piazze e nelle vie addobbate durante il 6 e 7 gennaio, partendo da Roma.
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Dolci di strada ed Epifania
La calza della Befana si apre in casa e si condivide con gli amici e i famigliari, quindi molti dolci tipici di questa festa sono da cucchiaio ma adattabili anche come cibo da strada: torte, crostate, quadrati ripieni di pasta sfoglia, struffoli (cucinatissimi e un classico della cucina napoletana che piace in tutte le regioni), fette di Galette des Rois che è un dolce riscoperto in rete e anche nei menù natalizi e non solo.
Però, l’Epifania è anche una festa vissuta in strada dove pasticcerie, bar, bistrò e anche bancarelle artigianali offrono dolci tipici da poter gustare in strada. E poi, è anche una festa di condivisione e i dolci che si tende più a portare dagli amici, anche per comodità, sono quadretti di cioccolato, biscotti e altra piccola pasticceria raffinata. Alcune ricette e preparazioni adesso le vedremo, parto dall’esperienza romana che ospita tantissime pasticcerie tipiche ma che offrono anche preparazioni tradizionali, del centro Europa e medio orientali. Si passa per il quartiere ebraico, noto per i suoi numerosi laboratori di pasticceria artigianale, fino a Trastevere e le vie più vicine al Pantheon e Piazza Navona
Dolci dell’Epifania: un giro tra le regione per scoprire cosa si mangia
Da alcuni anni, le pasticcerie romane ma non solo, espongono una torta composta da pasta sfoglia ripiena di crema pasticcera e mandorle. Una delizia che prende il nome di Galette Des Rois o dolce del Re. Le narrazioni sulle sue origini sono diverse, di sicuro la sua storia ha molti secoli perché era un dolce diffuso e apprezzato dalla corte di Carlo Magno. La sua diffusione è internazionale, nelle diverse regioni assume diversi nomi, a livello internazione è noto come Dolce dei Re Meagi o semplicemente dei Re. Non viene offerta soltanto nel giorno della Befana ma fino al Martedì Grasso o nei giorni prima dell’inizio della Quaresima.
Poi esiste la Fugassa della Befana o focaccia, è un dolce da forno piemontese, la base è quella del panettone ma la preparazione finale è molto diversa. All’interno, questo dolce famoso quanto gli struffoli, viene riempito con uvetta, canditi, chi vuole mandorle o cioccolato.
Pinza della Marantega, un dolce rustico del Veneto. Possiamo continuare con i Cavallucci di Siena, ricoperti di glassa e zucchero, i pepatelli abruzzesi, le cartellate pugliesi. La loro forma ricorda quella delle crostatine ma crostatine non sono. Tra gli ingredienti troviamo vincotto e vino bianco secco, il sapore finale è rustico e agre insieme.
Epifania e dolci di strada a Roma: cosa si mangia tra Piazza Navona e le vie del centro storico
Come ho scritto in un altro articolo sull’Epifania, per me il cioccolato a Roma la fa da padrone ma è un’opinione soggettiva. Sicuramente è l’ingrediente utilizzato per preparare dolci da mostrare nelle vetrine delle pasticcerie, sui banchi delle bancarelle di Piazza Navona, nelle aree dessert di ristoranti e bistrò. Ecco i dolci di strada che ho visto offerti a Roma in questi anni durante l’Epifania e che comunque si possono acquistare per assaporarli in strada o anche accompagnare cioccolate calde, caffè e cappuccini, un classico dei pomeriggi nel centro storico romano accanto ad aperitivi e happy hour.
Kolak, quadrati morbidi di cioccolato fondente ricoperti di glassa di zucchero e ripieni di noci tritate. Sachertorte, è una torta da cucchiaio apprezzatissima a Roma, degustata in tutte le pasticcerie del centro, durante l’Epifania e tutti i giorni. Brownies, dolce che arriva dalle bakery e dalle caffetterie statunitensi ma diventate importanti anche a Roma. Da gustare seduti ma anche da incartare e mangiare mentre si passeggia.
Salame al cioccolato, visto che questo dolce richiede le temperature fredde per essere conservato, difficile portarsi piccole fette dietro, ma non impossibile. Viene offerto da alcune pasticcerie specializzate. Tronchetto di Natale, Cuche de Noel, caratteristico del Natale è un dolce al cucchiaio ma qualche pasticceria riesce ad offrilo anche come dolce di strada. Mostaccioli napoletani, famosi quanto gli struffoli e le zeppole. Biscotti quadrati molto saporiti e agrumati, arricchiti di spezie e altri sapori. Si trovano durante tutto il mese di dicembre e gennaio, finché le temperature permettono di gustarli con caffè, cioccolato o tè caldo e anche in strada.