Diffusione del vermocane nei mari del sud: che cos’è?

By Luana Pacia

Si sente parlare sempre più spesso del vermocane, un animale marino che può fare molto male ai bagnanti. Scopriamolo.

Che cos’è il vermocane?

Il vermocane, noto anche come Hermodice carunculata o verme di fuoco, è un invertebrato marino che sta destando crescente preoccupazione nelle Isole Canarie e in altre regioni del Mediterraneo. Questo organismo può raggiungere dimensioni notevoli, arrivando fino a un metro di lunghezza, ed è caratterizzato da un corpo segmentato coperto di setole bianche che rilasciano tossine altamente urticanti. Il contatto con queste setole può provocare una vasta gamma di reazioni cutanee, che vanno da irritazioni e vesciche fino a vere e proprie ustioni, spesso accompagnate da un intenso dolore e prurito.

La sua presenza nelle acque del Mediterraneo è un fenomeno relativamente recente, legato al progressivo aumento delle temperature marine causato dal cambiamento climatico. Il vermocane è originario di mari tropicali, come l’Oceano Atlantico e il Mar Rosso, ma la tropicalizzazione del Mediterraneo ha favorito la sua diffusione verso nord, tanto che oggi viene segnalato con frequenza crescente anche nelle acque italiane, in particolare in Sicilia, Calabria e Puglia.

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Questo verme di fuoco non rappresenta solo un pericolo per i bagnanti, ma anche per l’ecosistema marino e per l’industria della pesca. Si tratta infatti di un predatore carnivoro molto vorace, capace di attaccare rapidamente il pesce intrappolato nelle reti, rendendolo invendibile. La sua proliferazione è quindi un motivo di grande preoccupazione non solo per la salute pubblica, ma anche per l’economia locale delle aree colpite.

vermocane

Il fenomeno diventa sempre più critico

Nelle Isole Canarie, in particolare, la situazione è diventata critica nel corso dell’estate. Durante il mese di agosto, l’allarme vermocane ha portato le autorità locali a issare bandiere rosse sulle spiagge, segnalando ai bagnanti la presenza di questo pericoloso invertebrato. Ad Agate, una località di Gran Canaria, la spiaggia di Las Nieves è stata tra le prime a vedere l’introduzione di tali misure di emergenza.

vermocane

Il vermocane si trova generalmente in acque poco profonde, fino a 40 metri, ma può essere avvistato anche a profondità molto maggiori, arrivando fino a 1400 metri. Il suo habitat naturale comprende barriere coralline, zone sabbiose o fangose, praterie di posidonia e fessure rocciose. La sua espansione in aree così diverse e la sua adattabilità a vari ambienti marini sono ulteriori fattori che complicano la gestione del problema.

Nella primavera del 2024, la rete di osservazione dell’ambiente marino delle Isole Canarie aveva già raccolto oltre 230 segnalazioni di vermocane, ma la situazione è rapidamente degenerata con l’aumento delle temperature estive. Questo trend è preoccupante anche per altre aree del Mediterraneo, dove le condizioni potrebbero continuare a favorire la diffusione di questo e altri organismi tropicali, con conseguenze imprevedibili per l’ambiente e per le attività umane legate al mare.