Vai al contenuto

Cospito, Procura rifiuta i domiciliari, resta al 41 bis

Cospito, disposto a morire per il 41bis

Da quando Alfredo Cospito, l’anarchico di 55 anni, ha iniziato a fare lo sciopero della fame contro il 41bis, è sempre notizia. Anche noi vi abbiamo raccontato diversi fatti tra i tanti che hanno riempito le cronache in questi mesi. Oggi ultimedalweb vuole raccontarvi gli ultimi sviluppi: non quelli che riguardano i disordini, le manifestazioni, gli incendi delle auto, le pareti imbrattate. Oggi vi vogliamo parlare dell‘uomo che ha perso più di 50 kg e che si è dichiarato disposto a morire per il 41 bis. E che da dentro la sua prigione non viene ascoltato, mentre fuori il movimento anarchico si mobilita per lui. In Italia e all’estero.

La richiesta di revisione della posizione di Cospito

Dopo che ieri, 23 marzo del 2023, Marco Crosignani, medico di Alfredo Cospito, aveva dichiarato che il cuore del 55enne aveva rilevato “un episodio di fibrillazione ventricolare che poteva essere potenzialmente fatale“, l’avvocato dell’anarchico ha rivolto ai magistrati una richiesta urgente di differimento pena per il suo assistito, con previsione di detenzione domiciliare a casa della sorella del condannato. L’udienza per valutare l’istanza si è tenuta stamane all’ospedale San Paolo di Milano dove Cospito è ricoverato.

Problemi di salute per Cospito

Il 55 enne si trova da alcune settimane nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano, dove può essere monitorato regolarmente. I medici hanno espresso recentemente parere negativo in merito al suo eventuale rientro in carcere. A quanto pare, la sua situazione sanitaria resta stabile anche se con rischi di aggravamento. Cospito non assume da qualche tempo gli integratori alimentari con cui si teneva in vita negli ultimi mesi. Ora assume soltanto acqua con sale o zucchero.

Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui

oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità

La procura rifiuta i domiciliari

Il Procuratore Francesca Nanni e il Sostituto Procuratore Nicola Balice, dopo avere analizzato i nuovi elementi che vedrebbero Cospito ad altissimo rischio di un evento cardiaco” hanno rigettato la richiesta presentata dal legale dell’uomo. Il parere negativo della Procura si basa sul fatto che la condizione grave dell’anarchico è “autoindotta“, non naturale. Su detta circostanza la cassazione si sarebbe già espressa in diverse occasioni. A parere della Procura, il detenuto dovrebbe rimanere in ospedale finché le sue condizioni saranno considerate “gravi” e i medici non riterranno opportuno che sia trasferito in carcere. In poche parole, deve rimanere al 41bis.

Le richieste di Cospito ai giudici, “liberate altri al 41 bis”

Secondo l’avvocato del 55enne, Flavio Rossi Albertini, davanti ai giudici, Cospito avrebbe detto che sarebbe “disposto a recedere dallo sciopero della fame purché il tribunale liberasse altri detenuti attualmente sottoposti al 41 bis, persone anziane o malate che vogliono soltanto tornare a casa dopo 30 anni di carcere duro“. Stanti le dichiarazioni del legale, l’anarchico potrebbe interrompere lo sciopero della fame se ottenesse i domiciliari.

Il parere del Tribunale di Sorveglianza

Il parere della Procura non è vincolante e ora i giudici del Tribunale di Sorveglianza avranno 5 giorni per decidere se approvare l’istanza. Da Ultimedalweb vi terremo informati

Continua dopo gli annunci...

Proteste in piazza, anche in Spagna

Come abbiamo documentato, sono numerosi gli atti di protesta che si sono susseguiti negli ultimi tempi. Non più tardi di ieri, giovedì 23 di marzo, un gruppo di anarchici ha fatto un blitz al San Paolo per appendere all’8° piano dell’edificio un grande striscione. Poche parole, ma chiare: “Fuori Alfredo dal 41bis” . In quelle stesse ore altri anarchici si davano appuntamento a Roma sotto la sede del Ministero della Giustizia per chiedere di liberare Cospito dal 41bis. Intanto, ieri sera si è tenuto un presidio davanti all’ambasciata italiana di Madrid, e oggi una mobilitazione al consolato italiano di Barcellona.  

Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

Lascia un commento