Chi erano i 3 Re Magi che omaggiarono Gesù? Perché gli regalarono oro, incenso e mirra?

By Ana Maria Perez

I 3 re magi che hanno omaggiato Gesù

E’ giunto il tempo dell’Epifania, che tutte le feste porta via. Se non lo sapete, il termine epifania, di origine greca, significa “manifestazione”, “apparizione”. Esso era utilizzato nell’antichità per indicare la salita al trono di un imperatore o la sua manifestazione gloriosa di fronte ai sudditi. Nel nostro caso, parliamo di quanto ci raccontano le Sacre Scritture (il Vangelo di Matteo) in merito ai Re Magi che, vista la nascita del “Re dei Giudei”, andarono ad omaggiarlo portando oro, incenso e mirra. Ma la storia è veramente questa? I 3 Re Magi erano così come li vediamo nei Presepi?

In questo post vi raccontiamo chi erano i magi nella storia e che cosa rappresentano i doni che hanno portato a Gesù Bambino. Guardate!

i re magi

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Il Vangelo non dice che i Re erano tre, la provenienza, i nomi e i doni dei re magi

L’effettiva esistenza dei tre saggi d’Oriente non ha mai potuto essere provata. Pertanto, il tentativo di spiegarla è soggetto a molte interpretazioni, supposizioni e congetture, anche all’interno della propria Chiesa. La leggenda dei re magi si trova nel Vangelo di Matteo. Lì si può leggere che saggi, maghi e astrologi sono venuti dall’Oriente per rendere omaggio al neonato re, visitandolo. Come i pastori, seguirono la stella splendente appena sorta nel cielo, che li portò alla mangiatoia nella capanna della Sacra Famiglia. La stella li aveva condotti a una nascita speciale, la nascita di Gesù.

Il termine “Magi” deriva da una parola in persiano antico: magūsh. Con questo termine venivano chiamati nell’Impero persiano i sacerdoti di Zoroastro. È probabile dunque che i Magi fossero dei sapienti, forse anche conoscitori delle arti magiche, o uomini di scienza e lettere.

Relativamente al numero di re, Matteo non ha menzionato quanti fossero gli uomini che resero omaggio a Gesù. Il numero tre è stato attribuito solo in seguito, in base al numero di regali. L’evangelista non li chiamava re e non usava un nome. Questa usanza esiste solo dall’VIII secolo. Allora, cosa significano il numero 3, i nomi e i doni?

Zoroastro

Il numero 3

In molte culture il numero tre era considerato sacro e segnava le costellazioni divine. Ne sono un esempio la Trinità Cristiana, la triade romana di Giunone, Giove e Minerva, la trinità egizia di Horus, Iside e Osiride, e la divisione del mondo in cielo, terra e inferi. La filosofia indiana della religione conosce l’essere, il pensare e la beatitudine. I tre hanno un ruolo importante anche nelle fiabe e negli idiomi. Si pensa qui ad “avere tre desideri liberi“, “tre fratelli“, “in tre nomi diabolici” o “di tutte le cose buone sono tre“.

Ma torniamo ai Re Magi, che sono associati alle tre fasi della vita: la giovinezza, l’età adulta e la vecchiaia, così come alle tre “razze” bibliche dei Chamiti, dei Semiti e dei Jafeti come discendenti dei figli di Noè. Inoltre, i tre saggi erano già assegnati ai continenti dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa intorno al 700, il che si riflette, ad esempio, nelle rappresentazioni pittoriche delle icone.

il numero 3

I doni che hanno portato i Re Magi, che cosa simboleggiano?

Baldassarre porta la mirra una pianta dalla quale si estrae una resina che veniva utilizzata per produrre un unguento, usato per il culto dei morti, oltre che con scopi medicinali ed estetici, a simboleggiare l’investitura di Gesù, la sua consacrazione al ruolo di Re e Dio. Ricordiamo che il significato di Cristo è “unto”.

Melchiorre porta con sé l’oro, dono riservato ai sovrani, con il quale viene riconosciuta la regalità del bambino, Gesù è il Re dei Re.

Gasparre porta l’incenso, usato da sempre in ambito religioso, per riconoscere la natura divina di Gesù.

La provenienza dei 3 re

I tre uomini provenivano dal cosiddetto Oriente, ora dal Medio Oriente. Il loro costume, descritto come orientale, indica che provengono dalla Persia. Lì, i saggi erano probabilmente astrologi. In questa funzione hanno osservato il sorgere di una nuova stella celeste nel periodo natalizio.

Questa stella si presentava nel cielo con una coda brillante e, secondo i moderni studi scientifici, probabilmente non era una cometa, ma un incontro ravvicinato dei due pianeti Giove e Saturno. Altre interpretazioni descrivono i saggi come maghi e stregoni che avevano un credo per il soprannaturale, o come alchimisti e quindi come guaritori.

Molte leggende si intrecciano intorno alla vita dei tre uomini, il cui aspetto è solitamente descritto come piuttosto ricco. Secondo una leggenda, i Magi furono sepolti in una tomba comune, che si dice sia stata trovata da Sant’Elena nel 326. Nel luglio 1164 le ossa arrivarono nella Cattedrale di Colonia, dove da allora riposano e sono venerate come reliquie nel santuario dei Re Magi.

I nomi del 3 re Magi Gaspare, Baldassarre e Melchiorre 

l nome Gasparre (Galgalath) deriva dal persiano e significa qualcosa come “custode del tesoro” o “tesoriere“. Gasparre è spesso raffigurato in immagini come un africano dal colore scuro della pelle e presenta la mirra come un dono.

Melchiorre (Melech) è un nome ebraico e sta per “Re della Luce”. Egli ha caratteristiche europee e porta dell’oro in regalo.

Anche il nome Baldassarre (dal re babilonese Balthazar) deriva dall’ebraico e significa “Dio salvi la sua vita” o “Dio aiuterà””. Traduzioni del nome dall’Antico Siriano leggono anche “Dio salvi il re”. E’ associato ad un’origine asiatica.

i 3 regi magi

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