La bustina di zucchero potrebbe presto sparire dai banconi dei bar di tutta europa.
Questa la proposta della Commissione Europea in merito agli imballaggi monouso, presentata anche per lo zucchero HORECA (Hotel-Restaurant-Cafè).
Saranno infatti messi al bando “bustine, tubetti, vassoi e scatole”. Insomma, un modo totalmente nuovo di consumare determinati cibi e bevande, che stravolgerebbe completamente il mondo della ristorazione così come lo conosciamo oggi…
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Verranno infatti proibiti, salvo modificazioni dai colegislatori, “imballaggi monouso nel settore Horeca, contenenti singole porzioni o porzioni, utilizzati per condimenti, conserve, salse, creme per il caffè, zucchero , ad eccezione di tali imballaggi forniti insieme ad alimenti pronti da asporto destinati al consumo immediato senza necessità di ogni ulteriore preparazione“.
La bustina di zucchero? Presto un lontano ricordo
La bustina potrebbe quindi diventare presto solo un ricordo, dopo centinaia di anni di “onorato servizio”. Nata presumibilmente a Philadelphia del 1862, pare sia nata a Philadelphia anche se c’è chi la ascrive a due parigini, Loic de Combourg e Francois de La Tourasse, che avrebbero inventato la “sucre-pochette” nel lontano 1908.
Per altri ancora, sarebbe nata a New York da Benjamin Eisenstadt, classe 1906, imprenditore morto nel 1996.
Fu proprio lui, che aveva un caffé a Brooklyn, che per ampliare il giro d’affari, ebbe un lampo di genio: proporre ai grandi produttori di zucchero di confezionarlo in piccole bustine da pochi grammi.
Ma fu sfortunato: non aveva ottenuto il brevetto e fu così che gli zuccherieri gli rubarono l’idea, senza riconoscergli il merito (e quindi senza dargli un soldo=
Eisenstadt però non si fece abbattere e nel 1957 saltò fuori con un’altra geniale idea: la saccarina in polvere.
Ma ora, dopo tutti questi sforzi, presto il suo prodotto potrebbe essere ritirato dal mercato definitivamente.
Chissà come l’avrebbe presa l’imprenditore se fosse stato ancora in vita….
