Bollette del gas, prezzi ancora giù
Ultimamente vi abbiamo parlato molto delle bollette, sia dell’elettricità sia del gas. Vi abbiamo ricordato dell’esistenza del bonus sociale e vi abbiamo fornito consigli in merito ad eventuali violazioni dei vostri contratti da parte di società fornitrici di gas. Inoltre, abbiamo visto assieme il crollo del prezzo dell’elettricità. Oggi vi vogliamo aggiornare sulle ultime novità che arrivano dall’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente in merito al calo dei prezzi del gas, che registra ancora una curva negativa di -13,4% rispetto al mese di febbraio. Tuttavia, come vi consigliamo spesso dalla redazione di ultimedalweb, dovete stare attenti prima di esultare, perché forse da qualche parte, nonostante le buone notizie, c’è “l’inghippo“. Vediamolo insieme.
Per approfondire:
Bollette del gas, attenzione ai rincari illeciti
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Il caro bollette, crolla il prezzo della luce del 55,3%, vi raccontiamo tutto
Il prezzo del gas, il valore CMEMm
Come vi avevamo indicato, attendevamo con una certa apprensione la comunicazione relativa alla riduzione dei prezzi del gas da parte dell’Autorità competente (ARERA), dato che il prezzo dell’elettricità era calato seguendo il trend del gas. Come avevamo visto, alcuni dei fattori che hanno provocato la riduzione dei prezzi del gas sono: domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto al 2021), ripresa contenuta della domanda asiatica di GNL, la ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e di rigassificazione in Europa. Inoltre, l’inverno è stato mite e questo ha favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei, che a metà marzo sono pieni al 57% della loro capacità.
Ora vediamocome si è giunto al risultato di -13%. In base al metodo di calcolo introdotto a luglio 22 (delibera 374/2022/R/gas), la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale (CMEMm), è aggiornata mensilmente ed è pari alla media mensile del prezzo giornaliero al PSV (day ahead). Di seguito, la tabella riportante i prezzi del gas negli ultimi sei mesi.
Componente CMEM,m
2023 | Euro/GJ | Euro/Smc* | Euro/MWh |
marzo | 12,938944 | 0,498408 | 46,5802 |
febbraio | 15,798250 | 0,608549 | 56,8737 |
gennaio | 18,992833 | 0,731604 | 68,3742 |
2022 | |||
dicembre | 32,389889 | 1,247659 | 116,6036 |
novembre | 25,333556 | 0,975849 | 91,2008 |
ottobre | 21,681788 | 0,835182 | 78,0544 |
* per forniture di gas naturale con potere calorifico superiore di riferimento pari a 0,038520 GJ/Smc.
Come avrete modo di vedere, il prezzo più alto è stato raggiunto a dicembre 2022 (116,60 euro/MWh). Da allora, si è registrato un calo costante, fino a raggiungere i livelli precrisi. Infatti, a marzo si è registrato un prezzo di 46,58 Euro/MWh, che si traduce in 74,89 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.
E’ importante segnalare che i prezzi riportati sono validi soltanto per i clienti del mercato in tutela, non per il mercato libero, che ha regole diverse.
Qual’è la spesa reale di gas di una famiglia media?
La famiglia tipo è quella che consuma più o meno in un anno 1.400 metri cubi di gas. Prendendo in considerazione gli ultimi dodici mesi dell’anno (tra aprile 2022 e marzo 2023), scondo i calcoli dell’ARERA la famiglia tipo avrebbe speso in media per il gas circa 1.560,70 euro, che equivale allo 0,7% in più rispetto ai dodici mesi dello stesso periodo dell’anno precedente.
L’Arera ha voluto ricordare nella sua nota mensile che, come vi informavamo, per tutto il primo trimestre del 2023 ha già confermato la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5000 standard metro cubo all’anno, la riduzione Iva sul gas al 5% e, soprattutto, l’azzeramento degli oneri generali di sistema.
La reazione dell’Unione Nazionale dei Consumatori
Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, riscontrando i dati dell’ARERA, ha dichiarato che “i guai non sono finiti“, dato che rimangono “sul groppone” gli oneri del sistema. Secondo l’UNC “la decisione del Governo di ripristinare il 65% degli oneri di sistema in aprile e il 100% a partire da luglio, comporta, infatti, a regime, un aggravio in bolletta pari a 459 euro“. Secondo lo Studio dell’UNC, se per una famiglia tipo (1.400 metri cubi annui) in tutela il -13,4% significa spendere 162 euro in meno su base annua, la spesa totale nei prossimi dodici mesi resta a 1048 euro, che sommati ai 641 della luce scattati ad aprile, determinano una stangata complessiva pari a 1.689 euro.