Sempre meno agevolazioni per gli italiani, i bonus fiscali nel 2025 saranno sempre meno e i benefici saranno privilegi di pochi.
Bonus fiscali nel 2025: dibattito aperto
Negli ultimi anni si è parlato spesso di taglio alle detrazioni fiscali e il 2025 potrebbe essere l’annus horribilis. Si parla di razionalizzare le cosiddette tax expenditures, ovvero quelle agevolazioni fiscali che incidono negativamente sui conti pubblici. A parlare di taglio delle detrazioni è Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze della Camera, durante il Meeting di Rimini.
Ad oggi si contano 625 agevolazioni fiscali, pari a una perdita di 105 miliardi di euro l’anno. Il Governo sta quindi considerando la cancellazione di quelle meno importanti, soprattutto quelle con un valore inferiore ai 10 milioni di euro, per un potenziale risparmio di circa 400 milioni di euro.
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In più ci sarebbe anche una probabile nuova franchigia per i contribuenti con redditi più elevati, i quali potrebbero vedere ridotte le detrazioni a loro disposizione.
Quali agevolazioni resteranno?
Ad andare via saranno le agevolazioni minori, ma resteranno sempre le detrazioni per le spese mediche, gli interessi sui mutui per l’acquisto della prima casa e le agevolazioni legate al lavoro. Le spese sanitarie, in particolare, sono quelle più utilizzate dagli italiani, basti pensare che rappresentano il 65% delle detrazioni indicate dai contribuenti, secondo i dati del 2021.
Bonus Casa: cosa cambia nel 2025?
Il settore che più risentirà dei cambiamenti è quello che riguarda i bonus sulla casa, tra cui il bonus ristrutturazione e l’ecobonus, attualmente in scadenza il 31 dicembre 2024. Questi bonus sono ancora oggetto di discussione, specialmente a causa del loro impatto sulla situazione economica del Paese. Non è sicuro siano rinnovati anche per il 2025.
Si prevede che la Legge di Bilancio 2025 non prorogherà le agevolazioni in modo automatico, ma piuttosto introdurrà una revisione complessiva del sistema, con l’obiettivo di restringere l’accesso alle agevolazioni edilizie. A tal proposito, Giovanni Spalletta, Direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF, ha già anticipato la possibilità di adottare nuove procedure su richiesta per ottenere i benefici fiscali, accompagnate da una riduzione delle aliquote e dei massimali di spesa.