iPhone 16, la presentazione e prezzi
Sempre a fine estate, Apple decide di fare presentazioni importanti in vista dei mesi autunnali e invernali, periodi cruciali per festività e Black Friday, durante i quali i valori in borsa di Cupertino spesso registrano significativi aumenti.
Quest’anno, Apple ha svelato la nuova famiglia di smartphone, introducendo l’iPhone 16, l’iPhone 16 Plus, l’iPhone 16 Pro e l’iPhone 16 Pro Max. Questi nuovi modelli si distinguono per il design rinnovato e caratteristiche all’avanguardia, come il processore Apple A18 e il display Super Retina XDR OLED, che offre una qualità visiva straordinaria. Un’altra novità è l’introduzione del tasto Azione, configurabile per diverse funzionalità, e del tasto Controllo fotocamera, che semplifica la gestione delle modalità di scatto.
Per quanto riguarda i prezzi, l’iPhone 16 parte da 979 euro per il modello base da 128 GB, mentre l’iPhone 16 Plus è disponibile a partire da 1.129 euro. I modelli Pro, invece, presentano un prezzo iniziale di 1.239 euro, con l’iPhone 16 Pro Max che arriva fino a 1.989 euro per la versione da 1 TB. La gamma iPhone 16 punta a soddisfare un ampio spettro di esigenze, combinando innovazione tecnologica e un design elegante.
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iPhone 16 con l’IA, ecco la famiglia degli Apple Intelligenti
Con l’introduzione della sedicesima famiglia di iPhone, Apple ha fatto un significativo passo avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) all’interno dei suoi dispositivi. Tutti i modelli della nuova gamma, dal Base al Pro Max, sono stati progettati per sfruttare appieno le potenzialità dell’Apple Intelligence, una suite di funzionalità avanzate che promette di rivoluzionare l’esperienza utente. Tra le novità più interessanti, spiccano il chip A18 Bionic e il Camera Control, che consentono di gestire in modo intuitivo le funzionalità fotografiche e video tramite un pulsante dedicato, rendendo possibile la creazione di contenuti multimediali di altissima qualità.
Le capacità AI del nuovo iPhone non si limitano alla fotografia. Grazie alla potenza del nuovo processore, gli utenti possono ora sfruttare funzionalità avanzate come la sintesi di testo, la generazione di immagini da descrizioni testuali e un’ottimizzazione intelligente delle notifiche, che verranno filtrate in base alla loro importanza e al contesto. Queste innovazioni, per il momento, saranno disponibili solo in alcuni paesi, con una prima fase di lancio in Stati Uniti, Regno Unito e altri mercati selezionati.
Non solo gli iPhone 16, ma anche altri dispositivi come l’Apple Watch Series 10 e gli AirPods di quarta generazione beneficiano dell’integrazione con l’Apple Intelligence. Ad esempio, Siri diventa ancora più versatile, in grado di rispondere a comandi vocali con risposte che includono testo, immagini e video, personalizzando l’interazione con l’utente. In sintesi, Apple non solo perfeziona il design e le prestazioni, ma spinge i confini dell’innovazione, portando l’intelligenza artificiale nelle mani di milioni di utenti in tutto il mondo.
Scatta anche una polemica e un timore: l’IA in inglese e senza italiano, in grado di apprendere solo inglese e francese per mercati al di fuori del contesto europeo.
L’annuncio dell’Apple Intelligence durante l’evento di presentazione dell’iPhone 16 ha generato polemiche, soprattutto in Europa, riguardo all’esclusione della lingua italiana dal supporto previsto per l’intelligenza artificiale.
In particolare, si è criticata la decisione di Apple di limitare inizialmente il supporto linguistico solo all’inglese, con successivo ampliamento al francese, spagnolo e altre lingue asiatiche, lasciando l’italiano fuori anche nel roll-out del 2025. Questo ha sollevato timori che Apple stia focalizzando i suoi sforzi solo sui mercati anglofoni e su aree con maggiore influenza, come il Canada e il Giappone, trascurando l’Europa non anglofona.
Inoltre, alcuni analisti avevano previsto che la serie iPhone 16 potesse inaugurare un nuovo “super ciclo” di aggiornamenti, ma l’attuale incertezza sulle tempistiche e le limitazioni geografiche ha fatto emergere dubbi sulla maturità dell’iniziativa. L’iPhone 16 potrebbe quindi rappresentare solo un’anteprima, in attesa che Apple risolva le problematiche linguistiche e convinca l’Unione Europea a sostenere questa tecnologia.