Una baia delle Isole Vergini, accanto ad una spiaggia suggestiva della Sardegna in una classifica
Un vasto panel di esperti di viaggi ha espresso il proprio giudizio votando le migliori spiagge del mondo, selezionandone cinquanta. Al vertice di questa classifica emerge una baia delle Isole Vergini, seguita dalla suggestiva Cala Mariolu. Sorprendentemente, altre due perle italiane figurano nell’elenco. In un’intervista concessa a Foxnews, Bobby Heard, cofondatore e CEO del progetto “World’s 50 Best Beaches”, ha rivelato un dato rilevante: l’80-90% delle spiagge più straordinarie deve ancora essere scoperto e, in alcuni casi, queste gemme rimangono prive persino di un nome.
Turismo primario e turismo secondario: che cosa ci comunica questa classifica sulle spiagge?
Un’analisi dei pacchetti turistici globali, inclusi quelli italiani, rivela una costante presenza di mete classiche e rinomate. Ad esempio, la Toscana offre sempre itinerari imperdibili come Firenze, Pisa, Lucca e Viareggio. Tuttavia, negli ultimi anni si è notata una tendenza a promuovere itinerari alternativi, incentrati su borghi suggestivi, aree naturali incontaminate o luoghi fuori dai circuiti tradizionali. Questo dimostra che esistono destinazioni di primo e secondo piano, anche se le spiagge e le città meno conosciute possono aggiungere valore all’esperienza di viaggio, arricchendo la conoscenza delle mete più celebri.
Il Lazio rappresenta un esempio tangibile di questa realtà: pur vantando la maestosità di Roma Caput Mundi, la regione offre un’ampia gamma di tesori archeologici e naturalistici ancora poco esplorati. Nel contesto delle spiagge, diversi fattori influenzano la loro popolarità, tra cui le tendenze di viaggio annuali, lo sviluppo delle strutture ricettive e l’offerta di servizi per i turisti. La presenza di personaggi famosi, insieme alle strategie di marketing e pubblicità, contribuisce a rendere una spiaggia più o meno rinomata, soprattutto nell’era dei social media.
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Trunk Bay, scopriamo perché è stata premiata e messa al primo posto tra 50 spiagge mondiali
Trunk Bay, immersa nel Parco Nazionale delle Isole Vergini, si presenta come uno specchio d’acqua con una vista panoramica mozzafiato su montagne e piccole isole circostanti. Il suo nome deriva dalla presenza della tartaruga liuto, la più grande specie di tartaruga marina al mondo. La baia è divisa in due zone distintive: una spiaggia principale e un’area appositamente dedicata al nuoto. Tra i servizi offerti ai turisti e ai bagnanti vi sono bar, docce, servizi igienici, sorveglianza balneare, e istruttori per le attività subacquee e lo snorkeling lungo la barriera corallina.
Trunk Bay è stata insignita della prima posizione nella classifica mondiale delle spiagge stilata da “50 Best Beaches“, grazie alle sue caratteristiche distintive: acque calme e cristalline, un paesaggio mozzafiato, una vasta gamma di servizi, e la rarità di forti venti. Durante i mesi più tranquilli, tra piogge e caldo afoso, i cieli tersi favoriscono un’esperienza ancora più suggestiva. La spiaggia registra un’elevata affluenza durante l’alta stagione estiva.
Le Isole Vergini americane e britanniche: quando visitarle e come raggiungerle.
Le Isole Vergini, situate nel Mar dei Caraibi non distanti da Porto Rico, rivestono un ruolo significativo nell’ambito cartografico, essendo considerate il confine naturale tra i Caraibi e l’Atlantico.
Divise tra le Isole Vergini Americane, sotto l’amministrazione degli Stati Uniti, e quelle britanniche, appartenenti al Regno Unito, queste terre sono ricche di una storia complessa e travagliata. La loro storia inizia con la scoperta nel 1493, seguita da un susseguirsi di contese tra potenze europee come spagnoli, inglesi, francesi, olandesi e danesi. L’arrivo di popolazioni africane, deportate dalle loro terre native per essere sfruttate come schiavi nelle piantagioni, segna un capitolo oscuro della loro storia. Le Isole Vergini Americane da Cristoforo Colombo furono battezzate “Sant’Orsole e le 11.000 Vergini“.
Per raggiungere queste isole, entrambe dotate di diversi aeroporti, si possono utilizzare voli diretti o collegamenti attraverso altre destinazioni caraibiche. Una volta sbarcati, il trasporto tra le isole avviene tramite voli locali e servizi navali, tra cui traghetti e mini crociere. Per gli spostamenti interni e per raggiungere le spiagge, sono disponibili pullman, taxi e autonoleggi turistici. (Fonte: Lonely Planet Italia)
Il periodo migliore per visitare sia le Isole Vergini Americane che Britanniche è da dicembre ad aprile, quando il caldo si fa sentire ma non è afoso, da preferire soprattutto gennaio, febbraio e marzo. Se dovete organizzare una vacanza estiva, i due mesi migliori sono giugno e luglio perché meno piovosi di agosto e settembre. Charlotte Amalie è la capitale delle Isole Vergini Americane, Road Town è la capitale delle Isole Vergini Britanniche.