Aprire e chiudere cantieri, tutelare gli operai e contrastare il lavoro nero
Si parlava di patente a punti per i cantieri già da prima della strage di Firenze, questa tragedia che ha al centro delle irregolarità contrattuali soprattutto, ha accelerato alcune scelte. La patente a punti per i cantieri è collegato anche alle risorse del Pnrr, la ricostruzione di strutture, strade, palazzi, messa in sicurezza o ristrutturazione richiederà l’apertura di cantieri e imprenditori e lavoratori in regola.
Le date importanti della patente a punti dei cantieri. A partire dal 1 ottobre 2024 le imprese per poter operare dovranno avere almeno 15 crediti, si può ottenere un punteggio massimo di trenta crediti. Lo stabilisce il decreto Pnrr approvato il 26 febbraio, la patente a punti dei cantieri viene rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro, questa nuova legge condiziona sia le imprese che i lavoratori autonomi. al centro ci sono soprattutto i cantieri edili temporanei o mobili.
Il provvedimento deve seguire questo percorso legislativo. L’approvazione dell’ultima bozza del Decreto Legge con l’obbligo appena descritto è avvenuta il 26 febbraio 2024. Bisogna attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e poi la conversione in legge. Ecco il codice di riferimento: articolo 89, comma 1 lettera a) del D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza Lavoro o TUSL). E poi l’articolo 27 del Tusl, trasformato in sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti. (Fonte: lavoripubblici.it).
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Come funziona la patente a punti per i cantieri
La patente a punti per il cantiere viene rilasciata in formato digitale dalla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Richiede all’impresa o al lavoratore autonomo diversi requisiti come l’iscrizione alla camera di commercio industria e artigianato, diversi adempimenti come datore di lavoro o lavoratore autonomo, possesso di due documenti importanti, per la valutazione dei rischi (DVR) e per la regolarità fiscale (Durf).
15 punti, cosa succede se vengono scalati?
Scendere sotto i 15 crediti nella patente a punti per i cantieri impedisce ad aziende e lavoratori autonomi di continuare a lavorare nei cantieri. Non solo, si viene sanzionati con una multa che parte dai sei mila euro fino ai dodici mila euro. La decurtazione dei punti avviene a seguito di accertamenti e relativi provvedimenti nei confronti dei datori di lavoro, dei dirigenti e anche dei lavoratori autonomi.
C’è un elenco lunghissimo di violazioni che può portare alla decurtazione di dieci crediti. Leggi severe per tutelare i lavoratori a contratto: in caso di irregolarità ma soprattutto infortuni e morti vengono tolti fino a -20 punti e cancellata la possibilità di poter operare, in più multe e attenzione agli iter della giustizia penale e civile (quifinanza.it).
Reintegro del punteggio
Il crollo del cantiere di Firenze vede la partecipazione di una società che già aveva come precedente incidente su un altro cantiere per la costruzione di un supermercato. Questo ha fatto scattare l’attenzione di sindacati e legislatori ma già si parlava di provvedimenti che impedissero la riapertura di nuovi cantieri a chi non rispetta sicurezza e controlli.
La morte o l’infortunio per responsabilità di lavoratori dovrebbe impedire di per sé l’apertura di nuovi cantieri ma potrebbe non essere così. All’interno del nuovo sistema di patente a punti per imprese e lavoratori autonomi c’è anche la possibilità di poter recuperare i crediti persi, la velocità di recupero dipende dalle violazioni fatte.
In particolare, l’articolo 37 del Tusl obbliga alla frequentazione di corsi che consentono di acquisire fino a cinque punti. L’attestato di frequenza viene rilasciato dalla sede competente dell’ispettorato nazionale del lavoro.
Accanto a questo strumento altre scelte importanti
Marina Calderone, Ministro del lavoro, al Forum in Masseria ha annunciato anche altri strumenti discussi poi nel provvedimento del 26 febbraio. L’attenzione va sui contratti di appalto regolare, si è fatta proposta di reintrodurre il reato penale per l’interposizione illecita di manodopera.