Il fatto è accaduto a un bambino di 10 anni in provincia di Taranto. Il ciclo di Capodanno è cominciato ancor prima che il calendario segnasse l’ultimo dell’anno.
I controlli anti-petardi a Capodanno sono iniziati male
Il bambino della provincia di Taranto ha perso il pollice della mano sinistra e due dita della mano destra per l’improvvisa esplosione di un petardo artigianale, acquistato poco prima da una donna che è stata già rintracciata e denunciata. A casa sua sono stati ritrovati anche altri fuochi d’artificio destinati alla vendita. Il bambino è stato trasportato al Policlinico di Bari dove è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva.
Tutto questo avveniva il 28 dicembre, a poche ore dalle firme comunali per le tradizionali “ordinanze di Capodanno”, i cui divieti non riescono a fermare il traffico illegale di fuori d’artificio.
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A Palermo, fuochi d’artificio e petardi sono vietati con sanzioni fino a 5000 euro, al filo si sono accodate anche capoluoghi come Napoli e Firenze, mentre a Udine si opta per “fuochi gentili” riducendo l’impatto sonoro e vietando il vetro in piazza Primo Maggio. Decine di città italiane si stanno preparando attivamente a festeggiare in sicurezza, affinché episodi come quello del bambino di Taranto siano contenuti il più possibile e per non trasformare un giorno di festa in qualcosa di tragico.
Tonnellate di botti già sequestrati
La Guardia di Finanza di Milano ha condotto i consueti controlli in vista del Capodanno, sequestrando oltre 105.000 botti illegali, ben 3,7 tonnellate di fuochi d’artificio.
Le indagini sono partite dai social network, portando alla denuncia a piede libero di 36 persone e all’arresto di altre 7. La merce era spesso in abitazioni private, dove veniva confezionata artigianalmente e conservata “senza alcuna cautela”. Parte dei botti proveniva da altre regioni italiane, trasportata in modo non sicuro.
Anche a Roma ci sono stati dei sequestri, il Gruppo Pronto Impiego delle Fiamme Gialle ha bloccato oltre 310.000 artifici pirotecnici, pari a circa 6 tonnellate di materia esplodente, a bordo di tre furgoni. Merce che era già pronta per essere messa in commercio, sprezzante delle norme di sicurezza e con il rischio di ferire decine di altre persone.
Speriamo che il 2023 si chiuda con dati statistici positivi, nel 2022 ci furono 124 feriti, dei quali 14 gravi.
Copywriter per passione dal 2014, amo l’arte in tutte le sue forme e potrei perdermi nei corridoi di un museo per ore.
Laureata in infermieristica, ho finito con l’aprire uno studio fotografico.
La coerenza? In fondo, non è tutto nella vita.