PNRR, l’Italia ottiene la quarta rata: il racconto
L’Italia ha ottenuto il pagamento della quarta rata del PNRR, 16,5 miliardi di euro che entrano per portare avanti riforme strutturali importanti per il nostro paese. Giustizia, pubblica amministrazione, inclusione sociale e appalti pubblici, questi sono i settori di investimento messi in evidenza da Palazzo Chigi nella sua nota, concordati anche con l’Unione Europea.
Quarta rata PNRR: leggiamo alcune righe della nota ufficiale
“Il pagamento della quarta rata è frutto del conseguimento accertato di tutti i 28 obiettivi e traguardi legati alla quarta rata“. “Tali obiettivi e traguardi – fa presente il Governo – riguardano misure necessarie per proseguire l’attuazione delle riforme“. Su cosa dovrà investire l’Italia? ad esempio sulla digitalizzazione, importante tanto per la pubblica amministrazione che per la giustizia italiana che ha necessità di velocizzare alcuni processi ma in sicurezza. Per la digitalizzazione, “i principali investimenti riguardano la transizione dei dati delle PA locali verso il cloud”, poi troviamo anche sviluppo dell’industria spaziale, dell’idrogeno verde, dei trasporti, della ricerca, dell’istruzione e delle politiche sociali.
Fine dicembre 2023: quante risorse ha ottenuto finora l’Italia con il PNRR
L’Italia, con le quattro rate ha ottenuto risorse PNRR di circa 102 miliardi di euro, corrispondono a più della metà delle risorse attuali del piano. Le rate sono state erogate analizzando i progressi fatti, le riforme accettate e portate avanti. Il Presidente del Consiglio, il 28 novembre ha preannunciato con un video l’arrivo della quarta rata. “Sulla base del Piano così come recentemente modificato dal Consiglio Ue – si legge nella nota ufficiale – il Governo Meloni proseguirà nell’opera di piena e tempestiva attuazione del PNRR, nel quadro della continua e stretta collaborazione con la Commissione europea“
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Il commento del ministro Raffaele Fitto e annunciata la possibilità di richiedere quinta rata
È soddisfatto del risultato ottenuto Raffaele fitto, Ministro per gli Affari europei, il sud, le Politiche di coesione e il PNRR. Ha commentato su Facebook, il pagamento della quarta rata e ha annunciato di essere pronto insieme al Ministro Giorgetti per la richiesta ufficiale della quinta rata. “Grande soddisfazione per l’erogazione avvenuta oggi da parte della Commissione europea della quarta rata del Pnrr del valore di 16.5 miliardi. L’impegno del Presidente Meloni e del Governo era di ricevere i fondi entro la fine del 2023 e lo abbiamo rispettato. Questo è il risultato di un grande impegno collettivo e di una costante e costruttiva collaborazione la Commissione europea. Il lavoro sul Pnrr prosegue.“
Quinta rata PNRR, siamo pronti. Alcune considerazioni sulle conseguenze del No Mes
La quinta rata del PNRR vale 105 miliardi di euro e prevede il raggiungimento di 52 obiettivi concordati. Il ministro Raffaele Fitto ha dichiarato che sono stati raggiunti durante l’anno ma bisogna aspettare l’esito delle osservazioni di Bruxelles.
Il percorso per richiedere il quinto pagamento cammina fuori dai precedenti piani del Governo di Mario Draghi. Riforme e obiettivi sono stati intrapresi con l’accordo dell’Unione Europea con cui si sono analizzati gli elementi cardini della struttura paese da ricostruire per ottenere la rigenerazione economica. Questo non cambia, ma il no al Mes inserisce nuove dinamiche. Ursula von der Leyen sta lavorando con i governi nazionali, sulle loro scelte esecutive e su un piano di rientro del debito che non soffochi gli investimenti futuri.
I governi dovranno essere più responsabili delle loro finanze pubbliche, senza MES si può sopravvivere ma l’impegno per rientrare in caso di debito strutturale è triplicato, soprattutto in caso di deficit al 3% o crisi di finanza pubblica. Giorgetti ha dichiarato che per l’Italia il primo impegno è proprio rispettare il PNRR.
Alcuni obiettivi e riforme previste per la quinta rata
L’operazione realismo, si legge sull’Ansa, mostra 52 obiettivi da raggiungere rispetto ai 69 previsti all’inizio. E troviamo le riforme per il Sud tanto attese e importanti, avendo i trasporti al centro faranno lavorare molto il Ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini.
Tra li obiettivi da mostrare o previsti ci sono: settore idrico, elettrificazione della rete ferroviaria nel Mezzogiorno, opere di modernizzazione per la tratta ferroviaria Salerno Reggio Calabria.
Poi, argomento rifiuti, interventi per potenziamento delle condotte e per la realizzazione di nuovi impianti di valorizzazione: non più spreco ma diminuzione e riciclaggio. Anche per la quinta rata, deve proseguire il cammino di miglioramento della digitalizzazione PA, infine, entrata in vigore della riforma dell’organizzazione del sistema scolastico.