NCi sono attori scomparsi dal nostro radar nonostante il loro talento. È il caso del bambino de “Il Sesto Senso“, ovvero Haley Joel Osment. Che fine ha fatto?
La baby star nominata all’Oscar
Era il 1999 quando le doti recitative di un bambino undicenne, Haley Joel Osment, fecero sobbalzare i critici cinematografici di tutto il mondo. Il ragazzino era bravissimo, capace di trasmettere le sensazioni che stava provando in una maniera unica. Non sorprende che venne nominato all’Oscar come attore non protagonista per la sua interpretazione del bambino veggente de “Il Sesto Senso“.
Non lo vinse, ma divenne una baby star nota in tutto il mondo. Il suo inizio fu 5 anni prima, nel ruolo del giovane figlio di Jenny in Forrest Gump, proseguendo poi con vari film di successo, tra cui A.I. Intelligenza Artificiale del 2001.
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Da allora poco e nulla.
Il declino dopo Il Sesto Senso
Molti bambini sono bloccati lavorativamente, forse perché il pubblico è legato in maniera imprescindibile alla loro immagine pre-puberale. Se a questo aggiungiamo una reputazione compromessa, il gioco è fatto. Osment è stato infatti arrestato nel 2006 per guida in stato di ebbrezza e possesso di marijuana. Hollywood difficilmente dimentica gli errori, per cui fu il colpo di grazia alla sua carriera. La condanna lo costrinse a tre anni di libertà condizionata e 60 ore in un programma di riabilitazione per alcolisti.
Di quell’incidente disse: “Fu un terribile errore di un adolescente arrogante nella Los Angeles ossessionata dalle auto veloci. Non avrebbe potuto aver meno a che fare con Hollywood”.
Da quel momento, Haley Joel Osment si è dovuto accontentare di film di minor successo e qualche apparizione. La più famosa è sicuramente nella serie televisiva “X-Files” nell’undicesima stagione in cui interpretava un soldato durante la Guerra del Vietnam. Esteticamente diverso da quel placido bambino dal volto dolce e malinconico, Osment ha spazzato via ogni traccia di ciò che era.
Perché si è allontanato da Hollywood?
La sua lunga pausa è giustificata dal fatto che ha studiato, a New York, teatro sperimentale. In un’intervista ha detto: “Ho fatto un lavoro che praticamente nessuno ha visto per molto tempo, il che non è stata una grande mossa per la mia carriera ma alla fine è stato importante per me capire se era quello che volevo veramente fare per il resto della mia vita”.
Ciò ha fatto capire a Haley Joel Osment che vuole ritornare sulle scene. Lo abbiamo visto accanto a Zac Efron e Lily Collins in “Ted Bundy: Fascino criminale”, e ha fatto apparizioni in serie come “Il metodo Kominsky” su Netflix. Insomma, a 32 anni, l’attore non sente che è arrivato il momento di appendere i copioni al chiodo.
L’industria cinematografica di Hollywood è spesso crudele nei confronti delle star in declino, specialmente quelle diventate famose da molto giovani. Sarà molto difficile recuperare la sua posizione nel mondo dello spettacolo, eppure sono ancora in tanti a esserne incuriositi, spinti da quel film così drammatico (Il Sesto Senso).
Nessuna depressione o rapporto travagliato con il successo, anzi: :“Essendo un attore non puoi mai contare sul fatto che le cose abbiano sempre successo. Ricordo di aver provato quella sensazione con The Sixth Sense – Il sesto senso. Non sarà sempre così. Sono fortunato ad avere un rapporto positivo con quei periodi che a volte possono essere difficili per altre persone“.
Chiudendo con una riflessione: “Penso che la percentuale di persone che hanno un’esperienza positiva lavorando da bambini sia molto più alta di quanto la maggior parte della gente immagini. Alcuni passano a qualcos’altro che funziona per loro”. Nessun rimpianto per essere diventato famoso così giovane, a discapito di quanti pensino che i baby attori vivano sempre una vita difficile.