La ludopatia, non solo un disturbo dei calciatori, una dipendenza di 1 milione e mezzo di italiani

By Ana Maria Perez

La ludopatia dei calciatori

Negli ultimi giorni ha riempito le pagine dei giornali e sollevato una vera bufera sul web il caso dei calciatori italiani che facevano scommesse calcistiche su siti clandestini, contravvenendo al Codice di giustizia sportiva, che proibisce ai tesserati delle società professionistiche di effettuare o accettare scommesse su incontri ufficiali organizzati dalla Figc, dalla Fifa e dalla Uefa.

Nicolò Fagioli,centrocampista della Juventus, ha riconosciuto di avere problemi di ludopatia e ha patteggiato con la Procura di Torino (titolare del fascicolo penale) una squalifica pari a 12 mesi (di cui 7 effettivi) e la gestione terapeutica del suo problema con il gioco. Ma non è un caso isolato, assolutamente. A soffrire di questa dipendenza sarebbero un milione e mezzo di italiani. Oggi vi parleremo di quello che significa essere ludopatici e di come risolvere il disturbo. Se pensate di avere anche voi un problema con il gioco d’azzardo o conoscte qualcuno che ne soffre, non esitate a chiedere aiuto. Vi sono risorse disponibili per affrontare la ludopatia e per ritrovare il benessere e la qualità della vita.

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La ludopatia, un disturbo che genera dipendenza

La gravità di questo fenomeno si apprezza non appena si legge la definizione sul sito del Ministero della Salute, che la definisce “l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze“. In molti casi, purtroppo, la ludopatia comporta perdite economiche ingenti, ma determina anche delle sostanziali modifiche del comportamento, come l’allontanamento dal lavoro, dagli amici e dalle persone più care, con una vera e propria perdita del senso della realtà.

I numeri crescono sempre di più

Nonostante le pubblicità negative sul gioco d’azzardo ele note restrizioni sull’utilizzo delle macchinette al bar, il problema della ludopatia non diminuisce. Anzi: secondo i dati Iss (Istituti Superiore di Sanità) citati da Lapresse, dal primo gennaio al 2 ottobre 2023, al numero verde dell’Iss dedicato proprio a ludopatia e gioco d’azzardo sono arrivate già 4549 chiamate.

Spesso, a chiamare è un giocatore (62%), ma anche un membro della sua famiglia. Tra i giocatori, i maschi rappresentano l’83,4%. Dal 2021 al 2023 si è avuto un incremento dell‘88,5% delle chiamate. Secondo i dati, si è passati da 2.413 telefonate nel 2020 a 3.771 nel 2021, 3.826 nel 2022 fino a raggiungere le 4.549 telefonate del 2023 (mancano ancora 3 mesi per finire l’anno).

I sintomi della ludopatia

Per potere offrire una soluzione al disturbo è importante scoprire che esiste. Spesso non è facile individuare la dipendenza. Solitamente, il ludopatico non confessa di esserlo. tuttavia, ci sono alcuni sintomi che possono aiutarvi a riconoscere la dipendenza dal gioco d’azzardo:

  • La necessità di giocare sempre più denaro per ottenere la stessa eccitazione
  • L’irritabilità o l’inquietudine quando si cerca di ridurre o smettere di giocare
  • I tentativi ripetuti e falliti di controllare, limitare o interrompere il gioco
  • Il pensiero ossessivo al gioco e ai modi per procurarsi il denaro necessario
  • Il gioco come reazione allo stress o ai sentimenti negativi
  • Il ritorno al gioco dopo aver subito delle perdite per cercare di recuperarle
  • La menzogna ai familiari, agli amici o ai professionisti per nascondere l’entità del problema
  • Il rischio o la perdita di relazioni importanti, di opportunità lavorative o di studi a causa del gioco
  • Il ricorso a fonti illegali o illecite di denaro per finanziare il gioco

I trattamenti per gestire il disturbo e guarire

Poiché la ludopatia è una condizione seria che crea grandi disturbi alla persona che ne soffre e ai suoi famigliari, richiede un intervento tempestivo e adeguato. Esistono diversi trattamenti possibili, tra cui

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT);
  • Gruppi di auto-aiuto e di sostegno;
  • Alcuni farmaci come antidepressivi o antagonisti oppioidi, anche se non è ancora chiaro in che maniera agiscano su ogni paziente

Il trattamento servirà ad aiutare la persona a riconoscere e modificare le sue abitudini e le sue credenze disfunzionali sul gioco, a gestire i suoi stati emotivi e a sviluppare delle strategie per prevenire le ricadute. Il trattamento può essere anche integrato da un supporto familiare e sociale.

163 centri in Italia per il trattamento della ludopatia

In Italia ci sono 163 servizi di cura della ludopatia e delle dipendenze legate al gioco d’azzardo. Di questi centri, 68 sono situati nelle regioni del Nord (23 in Piemonte e 14 in Lombardia), 50 nel Centro (24 in Toscana, 16 nel Lazio e 6 in Umbria) e 45 sono distribuiti nel Sud e nelle Isole (15 in Puglia e 8 in Sicilia). Sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità ( Iss) potete vedere quelli che si trovano nella vostra Regione.

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